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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Multa al cliente dell'autonoleggio, titolare costretto comunque a pagare: "Ho inviato i dati del trasgressore, ma in Provincia non leggono le mail"

La rabbia del proprietario di una rimessa auto a noleggio: "Ho fatto scrivere alla presidente anche da un avvocato. Adesso dovrò ricorrere a un giudice spendendo pure dei soldi. È assurdo"

Una multa presa dal cliente. Che, adesso, per colpe non sue il titolare di un autonoleggio di Pistoia dovrà pagare maggiorata di cinque volte. Il perché lo spiega a LivornoToday con una dettagliata ricostruzione, sostenendo di aver fatto tutto ciò che richiedeva la legge e che era nelle proprie competenze per comunicare i dati del trasgressore al comando della polizia provinciale di Livorno che aveva notificato il verbale. "Ma in Provincia di Livorno non solo non forniscono le indicazioni dovute - dice -, ma non leggono neppure le Pec. Adesso dovrò spendere soldi per rivolgermi a un giudice e fare ricorso, è assurdo".

Lo sfogo è quello di un imprenditore che ci documenta quanto accaduto chiedendo la cortesia di rimanere anonimo: "Tutto ha avuto inizio nel settembre 2019 - attacca - quando mi è arrivata arriva una Pec relativa a una contravvenzione per eccesso di velocità presa sulla Fi-Pi-Li dal conducente alla guida di una vettura noleggiata. In questo caso la mia società ha l'obbligo comunicare entro trenta giorni dal ricevimento della contravvenzione i dati della persona a cui avevo noleggiato il veicolo. A sua volta, il comando di polizia, una volta ricevuta la comunicazione, deve notificare il verbale a chi ha commesso l'infrazione. Ma così non è avvenuto".

"Perché non era presente la mail a cui mandare i dati del trasgressore?"

E invece i problemi sono iniziati proprio quando ha provato a mettersi in contatto con la polizia provinciale di Livorno per comunicare di dati del trasgressore: "I Comuni e le Province, quando notificano i verbali, specificano in maniera chiara l'indirizzo di posta elettronica a cui scrivere eventuali 'ricorsi', ma questa indicazione non era presente nella multa ricevuta. Allora, dopo aver fatto un 'giro' a vuoto sul sito dell'amministrazione, ho contattato telefonicamente il comando, senza ottenere nessuna chiara indicazione. A questo punto ho optato per l'unica scelta disponibile: scrivere alla Pec da cui era pervenuta la contravvenzione. L'operazione è andata a buon fine avendo ricevuto sia la mail di accettazione che quella di avvenuta consegna".

"Mi è arrivata una cartella esattoriale con un importo della multa cinque volte quello originale"

Sicuro di aver effettuato tutte le procedure corrette, ecco  invece l'amara sorpresa: "Ho ricevuto una cartella dell'Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento della multa con l'importo che era quintuplicato rispetto alla cifra iniziale. Mi sono subito attivato per capire le ragioni di tutto ciò e sono venuto a scoprire che la Provincia non ha mai 'rinotificato' la multa al mio cliente e questo perché, a suo dire, non leggono le mail che arrivano all'indirizzo Pec da me utilizzato. A questo punto mi sono visto costretto a mettere in mano il tutto a un avvocato che ha immediatamente scritto alla presidente della Provincia e al comandante della polizia per chiedere l'annullamento in autotutela della cartella esattoriale, stante la sua illegittimità". 

"Mi vedo costretto a ricorrere al giudice, ma così non va bene"

La risposta a questa comunicazione è arrivata, stando al racconto del titolare dell'azienda, solamente dal comandante dopo due solleciti: "Mi è stato scritto che non è possibile annullare il verbale, ma mi hanno riconosciuto la possibilità di fare ricorso. Vista la palese ingiustizia di cui sono vittima, mi vedo pertanto costretto a spendere molti soldi per far valere i miei diritti davanti al giudice. Ora però mi chiedo: è mai possibile che la Provincia non fornisca la mail a cui mandare i dati dei trasgressori e che non controlli la Pec presente nel verbale? A Palazzo Granducale si rendono conto che così facendo lasciano impunite le condotte imprudenti di chi viola le norme sulla circolazione stradale?". 

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