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Cronaca

Museo Fattori: dal Pnrr 500mila euro per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali

Il progetto del Comune è finalizzato a migliorare la qualità dell'ospitalità e del supporto ai visitatori

Al Museo Fattori di Livorno scompariranno le barriere fisiche, sensoriali e cognitive grazie a un progetto da 500mila euro che verrà finanziato dal Pnrr. La struttura di villa Mimbelli presenta attualmente buoni livelli di sicurezza, ma necessita di interventi che migliorino l'accessibilità ai portatori di disabilità di tipo fisico, sensoriale e cognitivo. Il progetto è quindi finalizzato ad aumentare la fruibilità del patrimonio museale, la qualità dell'ospitalità e del supporto ai visitatori, nell'ottica di una partecipazione ai beni culturali il più possibile collettiva e inclusiva. 

Come cambia il Museo Fattori di Livorno grazie al Pnrr

La pavimentazione esterna al Museo è costituita da un fondo in terra battuta ricoperto di ghiaino, che non facilità le persone con ridotta capacità motoria. Saranno quindi realizzati percorsi accessibili che colleghino gli ingressi del parco con il Museo e con le altre strutture ad esso connesse (Granai, Teatro), tramite pavimentazione stradale drenante, colorata, ecologica e fonoassorbente (ideale per le aree sterrate anche in presenza di vincoli ambientali e storico-artistici) che andrà ad integrarsi con i percorsi in ghiaino esistenti, richiamando i vialetti dei parchi storici.

La segnaletica esterna al Museo sarà potenziata con appositi stendardi, in modo che la funzione museale possa essere evidenziata e resa visibile fin dal cancello di ingresso di Villa Mimbelli. Ulteriori cartelli saranno installati lungo il percorso di accesso per guidare il visitatore svantaggiato ed evidenziare i servizi disponibili per l'utenza con bisogni speciali.

Per quanto riguarda la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali all'interno del Museo, è previsto innanzitutto un generale ripensamento dell'area di accoglienza con la realizzazione di un guardaroba accessibile autogestito. Un punto informativo con operatori formati formati sulla disabilità sarà attivo mattina e pomeriggio, e sarà predisposto un numero telefonico dedicato all'accessibilità.

Segnaletica interna, fibra ottica e formazione per gli operatori

Sarà realizzata una segnaletica interna che, in armonia con le peculiarità della sede, potrà agevolare la visita ai soggetti più svantaggiati. E ancora l'approntamento di piccole aree di sosta e comodi punti di seduta dislocati lungo i percorsi, in corrispondenza con le postazioni multimediali e anche in prossimità delle opere più significative, per rendere la visita godibile e alla portata di tutti: un nuovo modo di guardare al museo in cui il relax diventa elemento fondamentale.

Per agevolare la fruizione della collezione museale da parte degli utenti con ridotte capacità sensoriali è prevista la realizzazione di mappe tattili, depliant semplificati e supporti “tiflodidattici” di vario tipo, in particolare per alcune opere di Giovanni Fattori, la riproduzione di dipinti in altorilievo plastico corredati di didascalie in Braille, e l'acquisizione di “inbook” (libri accessibili).

Si prevede l'ampliamento della rete cittadina in fibra ottica a banda ultra-larga, in modo da collegare ad internet il Museo con la tecnologia più performante presente sul mercato. Una app per smartphone consentirà di attivare narrazioni legate alle opere che si stanno osservando e video immersivi a realtà aumentata.

Sulla piattaforma Sebina YOU saranno attivate mostre virtuali per vedere le opere in ambiente tridimensionale. Per gli operatori museali saranno organizzati due corsi di formazione, uno incentrato sulla disabilità visiva e l'altro sui soggetti sordi e sordociechi. Saranno organizzati, con l'ausilio di esperti, appuntamenti aperti a bambini con fragilità e alle loro famiglie.

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