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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Natale 2020, la guida della polizia per un shopping online in sicurezza: ecco le truffe più comuni

Dal trading online al mobile phishing, ecco alcuni dei raggiri più comuni e la guida su come fare per evitarli

L'avvicinarsi della festività natalizie coincide sempre con la ricerca di regali da fare ai propri parenti. Purtroppo, spesso i compratori sono vittime di truffe da parte di improbabili venditori ed è per questo che la polizia postale ha deciso di mettere in guardia i cittadini elencando quelli che sono i raggiri più comuni soprattutto nello shopping online. Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute sul www.commissariatodips.it, sommate a quelle delle persone arrestate e denunciate nel corso del 2020, ha registrato un incremento del 89.1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Le truffe più comuni a cui fare attenzione, la guida della polizia

Ecco l'elenco delle principali truffe e come fare per evitarle

Trading online: si articola nell'adescare e convincere il cittadino ad effettuare investimenti a basso rischio mediante acquisto di crypto valuta o partecipazione ad operazioni di trading on line. I finti broker contattano le vittime prospettandogli investimenti a basso rischio e alta rendita. Solitamente i contatti avvengono a mezzo comunicazione telefonica con prefissi sia italiani che esteri. Il sedicente broker convince la vittima ad effettuare un primo investimento, solitamente nell'ordine dei 250 mediante pagamento con carta di credito. La cifra corrisposta in realtà serve ad effettuare la registrazione di un account di prova su piattaforme trading realmente esistenti. L'account riservato all'investitore in realtà viene gestito dai truffatori che potendo inserire manualmente i profitti ottenuti mediante simulazione di investimento, fanno credere alla vittima di avere nell'immediato forti guadagni, incentivandola cosi ad investire ulteriormente. 

Truffe online

Mobile Phishing: La truffa si articola in due modalità, spesso concorrenti, note come "smishing" e "vishing". Il primo metodo in particolare si concretizza attraverso messaggi sms malevoli che, per similitudine, si collocano in coda ad altri messaggi autentici ricevuti dalla banca. Questi sms contengono link di rinvio a pagine di phishing dove l'utente, ritenendo di operare sulla pagina veritiera, è indotto ad inserire le proprie credenziali bancarie consegnando così i propri dati ai cyber-criminali.

La tecnica del "vishing" invece consiste nel contattare la potenziale vittima tramite una chiamata telefonica nella quale un finto operatore di banca, attraverso raggiri ed argomentazioni capziose, la persuade a fornire i codici dispositivi del proprio rapporto finanziario; è frequente, nel corso di tali chiamate, che il truffatore prospetti alla vittima la necessità di ottenere il suo codice al fine di bloccare alcuni tentativi illeciti di prelievo operati da terzi. Sfruttando questo momento di incertezza i criminali ottengono le credenziali di accesso ai conti correnti che subito dopo provvedono a svuotare.

Truffa romantica: Si articola nell'adescamento sui principali social network di persone, sole o comunque bisognose di avere dei rapporti umani con altri. La vittima viene contattata da un soggetto che il più delle volte si presenta come alto ufficiale dell'esercito statunitense o britannico, che dopo una prima fase di fitta corrispondenza conoscitiva, illustra alla vittima progetti futuri che lo stesso ha intenzione di intraprendere successivamente al suo collocamento a riposo dal lavoro. In alcuni casi detta circostanza è sostituita proprio dalla necessità di avere dei fondi necessari a sbloccare le pratiche di pensionamento, motivandone l'impossibilità di disporre del proprio denaro perché impegnato in missione su una corazzata. Il reo assicurando la vittima di una sicura restituzione del denaro anche in virtù della loro attuale relazione, riesce a convincere la vittima ad operare bonifici in suo favore, denaro che in realtà viene distratto su diversi conti attivi in diverse zone del mondo. A conclusione della truffa il sedicente ufficiale si rende irreperibile, creando un forte stato depressivo nella vittima sia per l'illusione di una possibile storia d'amore che per il danno economico provocato.

postamat

Truffa Atm: Si realizza sui siti di e-commerce nei confronti di coloro che pubblicano annunci di vendita. In particolare il venditore viene contattato da una persona interessata all'acquisto che, raggiunto l'accordo per importo e spedizione, manifesta la volontà di effettuare il pagamento con una nuova metodologia a suo dire messa a disposizione da Poste Italiane.  Pertanto invita il venditore a recarsi a uno sportello ATM Bancoposta dove, una volta giunto, telefonicamente gli fornisce le istruzioni per ricevere il pagamento, ovvero gli fa inserire la propria tessera bancomat, gli fornisce un codice da digitare sul tastierino, che però altro non è che il numero della sua carta Postepay, sulla quale, traendolo in inganno, fa ricaricare la somma pattuita.

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