rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Maxi inchiesta di San Vincenzo, cadono le accuse di turbativa d'asta per Nicola Falleni: "Giustizia è fatta"

Archiviata la posizione dell'attuale direttore generale del Comune di Livorno, all'epoca responsabile dei Servizi finanziari e Lavori pubblici del Municipio sanvincenzino

Il suo nome, con l'accusa di turbativa d'asta in concorso, era finito tra quello dei 23 indagati nella maxi inchiesta che portò martedì 9 marzo all'arresto per corruzione del sindaco di San Vincenzo, Alessandro Bandini (53 anni), insieme ad altri due imprenditori di Venturina, David e Lauro Dal Pont. Ieri, come spiegato dal sindaco Luca Salvetti, il tribunale di Livorno ha reso ufficiale il decreto di archiviazione per l'attuale direttore generale del Comune di Livorno, Nicola Falleni, all'epoca dei fatti contestati responsabile dei Servizi finanziari e Lavori pubblici del Municipio sanvincenzino, per "infondatezza della notizia di reato e impossibilità di sostenere l'accusa in giudizio". 

"È un anno e mezzo che aspetto di poter fare questa comunicazione - le parole di Salvetti - visto che questa vicenda fu trattata in maniera indegna da alcuni consiglieri comunali dell'opposizione. Adesso finalmente giustizia è stata fatta". "Grazie a chi mi è stato sempre accanto - le parole di Falleni -, si chiude una brutta parentesi ma ho sempre avuto fiducia che tutto si potesse concludere positivamente". 

"Chi ha offeso Falleni in consiglio comunale si deve scusare"

Quando Falleni fu raggiunto dall'avviso di garanzia, alcuni consiglieri, tra cui Andrea Romiti (FdI) ne chiesero l'immediata sospensione: "In molti si espressero con disprezzo nei confronti del nostro direttore generale - sottolinea il sindaco -, adesso questi consiglieri si devono scusare. Durante il consiglio furono usati toni e frasi non belli e fu fatta un'opposizione di bassa lega. Adesso che la posizione di Falleni è stata archiviata voglio vedere chi avrà il coraggio di scusarsi con lui. Io ho sempre avuto fiducia nel suo lavoro e l'ho sempre sostenuto perché vedo quanto sta facendo da quando è stato nominato". 

"In molti - conclude Salvetti - si dimenticano che nelle amministrazioni ci lavorano anche persone per bene. Al giorno d'oggi la presunzione di innocenza è un elemento basilare su cui tutti noi ci dobbiamo basare. Dieci anni fa un avviso di garanzia era visto come una mezza condanna, ora per fortuna è cambiato e di questo ne dobbiamo tenere conto anche all'interno del consiglio comunale". 

Falleni: "Grazie a chi mi è stato vicino"

Felice, e non potrebbe essere diversamente, il segretario generale: "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e alla fine sono stato ripagato. Grazie al sindaco e alla giunta che mi sono sempre stati accanto fin dal giorno in cui ricevetti l'avviso di garanzia e ai miei avvocati Stefano Taddia e Aurora Matteucci che mi hanno aiutato a ottenere questo risultato. Si chiude una brutta parentesi, ma ora mi rimetto a lavoro con ancora più voglia visto che c'è da pensare a questioni urgenti come assunzioni, Pnrr e caro energia". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi inchiesta di San Vincenzo, cadono le accuse di turbativa d'asta per Nicola Falleni: "Giustizia è fatta"

LivornoToday è in caricamento