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Cronaca

Mostra su Frida Misul, la nipote senza super green pass: "Io non ammessa". Il Comune: "Dispiace, ma la posizione è inaccettabile"

Sarah Rugiadi ha affidato ad un post il dispiacere per non poter partecipare alle commemorazioni per la Giornata della Memoria. L'amministrazione: "Assurdo che lo spirito con il quale è stata allestita la teca sia messo in discussione da rivendicazioni legate alle polemiche sulle scelte del governo nazionale"

Ha affidato ad un post, condividendo la notizia pubblicata dal museo civico Fattori sulle commemorazioni per la Giornata della Memoria, tutta l'amarezza per non poter partecipare ad un'iniziativa nell'ambito della quale veniva ricordata la nonna, Frida Misul, nata a Livorno nel 1919, superstite dell’Olocausto e testimone tangibile quando, nel 1946, pubblicò a Livorno uno dei primissimi memoriali di deportati ebrei nei campi di sterminio nazisti. A spiegare il motivo dell'assenza è la stessa nipote di Frida Misul, Sarah Rugiadi, che sui social, mercoledì scorso, ha scritto: "Sono la nipote di Frida Misul, con mio padre da anni portiamo avanti la memoria anche testimoniando nelle scuole. Non sarò ammessa a questo evento che commemora mia nonna perché non basta certificare che non ho il covid e non metto in pericolo nessuno. Semplicemente - ha concluso - non ho il lasciapassare adatto. Buona giornata della memoria a tutti, grazie".

Circostanza, questa, che ha portato alla pubblicazione di una numerosissima quantità di commenti e di centinaia di condivisioni da parte degli utenti. Il tema, ovviamente, quello dell'essere in possesso del green pass rafforzato, ovvero la certificazione necessaria - secondo il Dpcm in vigore dal 10 gennaio - per accedere a musei, mostre e altri luoghi della cultura, compresi archivi e biblioteche. Documento che serve anche per i centri culturali, centri sociali e ricreativi (in tutti i casi, sia all’aperto sia al chiuso). Molti attestati di vicinanza per non poter essere presente in un giorno speciale come quello della Memoria sono stati scritti nei confronti di Sarah Rugiadi, che ha parlato di una "discriminazione incredibile". 

L'amministrazione: "Amarezza comprensibile, ma le posizioni espresse sono inaccettabili"

"In riferimento a quanto apparso in questi giorni sui social ed, in particolare, al post pubblicato dalla signora Sarah Rugiadi, nipote di Frida Misul, - hanno fatto sapere da palazzo comunale - l'amministrazione precisa che, dal 10 gennaio 2022, l'accesso a biblioteche e musei è consentito, in tutta Italia, solo a chi possiede il green pass rafforzato, ovvero la certificazione verde Covid-19, che si può ottenere per vaccinazione o guarigione. Il Comune di Livorno - hanno aggiunto -, fin dall'inizio della pandemia, ha sempre adeguato la propria organizzazione alla normativa nazionale e regionale vigente con l'obbiettivo principale di garantire la salute pubblica".

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La teca dedicata a Frida Misul e i cimeli esposti: fazzoletto di Auschwitz, stato di famiglia, cartolina postale, lettera, manoscritto e prima pagina del diario

"Pertanto - aggiungono -, pur comprendendo l'amarezza personale, questa Amministrazione Comunale ritiene incomprensibile e non accettabile le posizioni espresse dalla signora Rugiadi. Ribadiamo inoltre che lo spirito con il quale è stata allestita, in occasione della Giornata della Memoria, una teca al Museo G. Fattori, con alcuni documenti appartenuti a Frida Misul, è quello di ricordare, suo tramite, una delle pagine più oscure del secolo scorso, la cui memoria deve essere mantenuta soprattutto per le future generazioni, ed è assurdo che tale spirito venga messo in discussione da rivendicazioni legate alle polemiche sulle scelte del governo nazionale sul green pass".

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