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Cronaca

'No Cubone', Salvetti pronto a querelare per diffamazione dopo la bagarre in Consiglio: "Non accetto atteggiamenti offensivi"

Durante la discussione in merito alla nascita dell'impianto sportivo polivalente c'è stato un faccia a faccia con alcuni esponenti del comitato della Scopaia

"Di fronte a un'affermazione pubblica così altamente offensiva stiamo valutando gli estremi per una querela". Così il sindaco Luca Salvetti all'indomani della bagarre nel consiglio comunale di mercoledì scorso, durante la discussione che aveva come oggetto la nascita del nuovo centro polivalente della Scopaia, alla presenza dei rappresentanti del comitato 'No Cubone'. Nel mirino l'affermazione pronunciata da un componente del pubblico rivolta al sindaco, ovvero "Ci devi mettere la faccia, anzi, la ghigna, e dire che non vuoi andare a costruire il cubone alla Labrogarden perché hai interessi personali". Parole che hanno provocato la reazione di Luca Salvetti e che ora potrebbero portare a delle conseguenze. "Non per quanto è stato detto a me come persona - spiega - ma perché pronunciata nei confronti del sindaco di Livorno, eletto dalle persone, ritenuto onesto e senza alcun interesse di nessun genere".

Il clima durante il consiglio di mercoledì è stato particolarmente rovente. In aula erano presenti anche una ventina di cittadini che indossavano magliette con scritte contro il progetto – così come alcuni consiglieri dell'opposizione – ed esponevano cartelli vari. "Tra loro - prosegue il sindaco - c'erano due persone particolarmente provocatorie,  la cui storia personale e politica è ben nota. Uno in maniera costante, l'altro con una improvvisa uscita sconsiderata , entrambi con atteggiamenti deprecabile antidemocratici e offensivi hanno impedito che l'assessora Viviani tenesse in maniera serena  il suo intervento. Cosa che era già accaduta quando dovevano parlare alcuni consiglieri di maggioranza, per qualcuna con frasi molto pesanti. Una cosa che non posso accettare e l'ho fatto chiaramente intendere".

Salvetti: "L'area della Labrogarden? Sì, un interesse ce l'ho: realizzare un parco pubblico e impedire a chiunque di costruirci"

"Questo però - prosegue il sindaco - dopo che per tre ore in silenzio rispettoso avevamo ascoltato i consiglieri di opposizione che hanno detto la loro, raccogliendo gli applausi di chi si aspettava dicesse determinate cose. Quando toccava all'assessora Viviani che avrebbe spiegato la linea dell'Amministrazione e tutto quello che riguarda la costruzione di un impianto sportivo per la collettività, e sottolineo a disposizione di un intero quartiere, e di tutti gli utenti di basket, volley, pattinaggio e quant'altro". Un atteggiamento, quindi, che il sindaco ha definito "inaccettabile" e che ha causato l'intervento della polizia municipale. Proprio mentre dalla balaustra è stata pronunciata la frase incriminata. "È vero - ha puntualizzato con forza Salvetti - ho un interesse sulla Labrogarden (l'area pubblica tra La Rosa, il Nuovo Centro e la Scopaia): andarvi a realizzare un parco pubblico e impedire a chiunque di costruirci".

Intanto, da parte del comitato No Cubone nella mattinata di ieri giovedì 11 maggio era stata inviata una mail di chiarimento rispetto a quanto accaduto in consiglio. Nota trasmessa anche direttamente al sindaco Luca Salvetti. "L’attacco verbale che ho fatto ieri in Consiglio comunale - si legge nella nota a firma di Emilio Rossini - non era rivolto personalmente al sindaco, tant’è che sono rimasto anche stupito dalla sua reazione scatenata, molto probabilmente, da parole non capite o male interpretate vista la confusione che già regnava nell’aula. La mia - aggiunge - è stata una semplice richiesta all'assessora Viviani sul perché ci sia questa ostinazione a non considerare i terreni della ex-Labrogarden per la costruzione dell’impianto sportuvo. Rivolto al sindaco - conclude -, ho soltanto domandato se non ci fossero altri interessi dietro a questa operazione e di metterci la faccia dandoci personalmente una risposta visto che hanno sempre sostenuto che la scelta è di tipo politico".

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