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Cronaca

Nuovo ospedale, il Comitato per la difesa del Parterre: "Un ecomostro urbano dannoso per la città"

Mercoledì 25 maggio incontro all'arena Astra: "Il programma per la sua costruzione non ha seguito un percorso democratico"

Nato all'indomani della comunicazione della definizione del programma per la costruzione di un nuovo ospedale all'interno del perimetro del parco Pertini, il Comitato in difesa dell'ex Parterre è pronto a far sentire le proprie ragioni in un incontro che si terrà il 25 maggio alle 18 all'arena Astra. "Siamo favorevoli alla costruzione di un nuovo nosocomio - fanno sapere dal coordinamento - ma vogliamo anche salvaguardare la zona verde affinché non vi vengano costruiti edifici. Inoltre occorre tutelare l'attuale ospedale sia come bene storico-architettonico e che come luogo importante per la comunità cittadina". 

"Il programma del nuovo ospedale sottoscritto senza un processo democratico"

Il comitato, in una lunga lettera, sottolinea come Asl, Regione, Comune, Provincia e Soprintendenza di Pisa abbiano siglato l'accordo senza un "processo democratico" che avrebbe dovuto tenersi non solo per una "reale politica di coinvolgimento della cittadinanza", ma anche per "aderenza allo spirito e al dettato delle norme che riguardano gli interventi significativi sul territorio".

"Quel programma sovverte tutte le promesse fatte alla città e gli accordi in precedenza intercorsi tra gli enti di governo locale, definendo un progetto completamente nuovo che utilizza come se fosse area edificabile una vasta porzione del parco, essenziale per la sua funzionalità e la sua attrattività. Da oltre due anni agiamo per contrastare quella scelta, ma l'azione svolta non ha prodotto esiti, nonostante due petizioni in consiglio comunale, incontri, interventi sulla stampa, mobilitazioni di varia natura, e istanze agli uffici di garanzia".

"Presupposti di discutibile correttezza normativa"

Ma non è tutto. Secondo il comitato infatti, a causa della pandemia Covid non è stato possibile per la cittadinanza attiva "riunirsi in assemblee e riunioni in presenza" per contrastare un programma che "facendo della rappresentanza maggioritaria in Consiglio Comunale uno scudo per l'azione verticistica prodotta, ha potuto procedere con presupposti di discutibile correttezza normativa e perfino di dubbia convenienza economica che il coordinamento ha tenuto sempre ad evidenziare e circostanziare".

Nei prossimi mesi il comitato, tramite incontri come quello in programma all'arena Astra, ha intenzione di informare la cittadinanza "della reale natura dell'iniziativa, della sua inadeguatezza propositiva, del disprezzo che mostra rispetto ai consolidati principi di rispetto della natura, del patrimonio materiale ed immateriale, dell'inganno di una dichiarata e non dimostrata appartenenza all'élite delle amministrazioni virtuose". 

"Operazione dannosa per la città"

I coordinatori infine definiscono il nuovo ospedale come "un ecomostro urbano al quale però esistono soluzioni reali e perseguibili. Chi promuove l'iniziativa referendaria non è animato da un atteggiamento negativo a prescindere, bensì dal desiderio di contribuire ad impedire, con il più largo coinvolgimento possibile, un'operazione dannosa per la città e per chi la abita e la abiterà".

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