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Cronaca Ospedale

Nuovo ospedale, M5S attacca la giunta: "Distruggono il Parterre e calpestano la democrazia"

Le critiche alla giunta dal meet-up dei Cinquestelle per il progetto del nuovo presidio ospedaliero: "Idee poco chiare, troppe criticità e nessuna risposta. Manca la partecipazione, non vorremmo arrivare a usare il referendum"

Partecipazione, verde pubblico, viabilità e finanziamenti. Sono queste le principali criticità individuate dal meet-up M5S riguardo all'ipotesi - ma molto avanzata - di progetto del nuovo ospedale di Livorno. Le ribadiscono il giorno dopo la firma sull'accordo di programma tra Regione, Comune, Asl, Provincia e Soprintendenza proprio laddove "sorgerà un edificio alto venticinque metri, in un parco che sarà violentato, distrutto". Il parco è quello intitolato all'ex presidente della Repubblica, Sandro Partini, ma per i livornesi resterà per sempre il Parterre dove, fino ai primissimi anni '80, nonni e genitori portavano nipoti e figli a vedere l'indimenticato Gigiballa. È qui, dove in parte nascerà il presidio che interesserà tutta l'area ex Pirelli, che ieri si sono ritrovati i consiglieri pentastellati Stella Sorgente, Lucia Grassi e Luca Vecce, insieme all'ex assessore Leonardo Apolloni, agli ex consiglieri Edoardo Marchetti e Alessandra Rossi e ad alcuni simpatizzanti. "Per informare i cittadini, visto che nessuno lo fa - dicono - di quanto sta succedendo".

Sorgente "Calpestata la democrazia rappresentativa, nessuna partecipazione"

"È stata calpestata la democrazia rappresentativa - attacca Sorgente -, già questo basterebbe per capire il comportamento di questa giunta. Ci hanno consegnato 344 pagine pochi giorni prima della commissione, presentandoci una modifica del documento, per volere della Regione, in pieno svolgimento del consiglio comunale il giorno prima della firma. Sono venuti meno i diritti dei consiglieri di conoscere gli atti e avere tutte le risposte del caso".

"Non vorremmo mai usare il referendum, non ci costringano"

"La mozione sulla partecipazione di Buongiorno Livorno, votata anche dalla maggioranza - continua la capogruppo dei Cinquestelle - è stata ignorata: ora si parla di tre percorsi partecipativi ma in realtà, considerando che la Vas (Valutazione ambientale strategica) non lo è, il primo percorso indicato dal Comune, da 10mila euro, è all'acqua di rose e l'altro della Regione non potrà partire prima delle elezioni. Il terzo livello è la democrazia diretta, ma non vorremmo mai arrivare a pensare a un referendum a quorum zero. Non voglio che ci costringano a usarlo, basterebbe la partecipazione: poi l'amministrazione può anche andare dritto ma deve motivare, oppure accogliere qualche richiesta e apportare modifiche. In ultimo, potrebbe anche fermarsi perché il progetto non conviene".

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"Intanto - aggiunge l'ex consigliera Alessandra Rossi - si va avanti con l'idea di distruggere il Parterre, senza sapere quando e come sarà recuperato il verde pubblico. Si sta violentando questo parco che fa parte della storia e della cultura di Livorno". "Non dimentichiamoci - dice Marchetti - che furono proprio gli oggi assessori Cepparello e Raspanti, insieme all'attuale presidente del Consiglio, Pietro Caruso, che da consiglieri e capogruppo Pd, tanto si battevano in difesa di questo parco e del verde in generale. Cepparello che manifestava la preoccupazione per 600mq di aiuole sul viale alfieri e adesso tace su18mila mq".

Apolloni: "Temerario dire che risponderà al Covid"

"Al di là dei progetti precedenti - interviene l'ex assessore M5S, Leonardo Apolloni - da subito non mi ha convinto che questo ospedale è stato presentato come il primo dell'era post Covid. Per affermare ciò bisogna avere alle spalle una storia vera e in questo senso avrebbe dovuto essere progettato tra due anni. Il modello sanitario ibrido può anche convincermi, ma dire che risponderà al Covid mi sembra molto temerario. E non mi sembra che ci sia la volontà di dare una risposta su questo tema".  

"Non c'è proprio la volontà di dare risposte - conclude Sorgente - Quella di Gonnelli sul torrente Riseccoli non ci convince, sullo spostamento della scuola non si dice niente, sul contenzioso di 7,5 milioni silenzio. Ci sono delle cirticità, come la viabilità, i posti letto, di cui non si parla o si citano numeri addirittura del progetto Nogarin. Mi sembra ci siano poche idee e molto confuse, non ci credo che sia possibile realizzarlo entro cinque anni. I conti, anche quelli economici, non tornano".

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