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Cronaca

No all'omobitransfobia, gazebo e flashmob in piazza Cavour. Raspanti: "Fondamentale il rispetto per le libertà personali"

Le iniziative per la diciassettesima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia. Sostegno per richiedere l'approvazione del Ddl Zan

"Il 17 maggio è l'occasione per ribadire, anche a Livorno, la centralità dei valori del rispetto per la libertà personale e il rifiuto di ogni forma di odio, pregiudizio e discriminazione". Così l'assessore al Sociale, Andrea Raspanti, in merito alla giornata internazionale contro l'omobitransfobia. Un appuntamento al quale lo stesso Comune di Livorno ha aderito e che, per quest'anno, ha visto anche Agedo Livorno, Arcigay Livorno e altre associazioni di Livorno Rainbow essere presenti nel pomeriggio in piazza Cavour per sensibilizzare e informare sulle tematiche LGBTQIA+. Con un flash mob per richiedere l'approvazione del Ddl Zan, fermo in Senato, che punisce i crimini d'odio basati sull'orientamento sessuale, il sesso, il genere, l'identità di genere e le disabilità

L'assessore Andrea Raspanti: "Nel nostro Paese deve fare ancora molta strada la cultura dei diritti" 

"Quotidianamente - ha quindi aggiunto Raspanti - la cronaca ci dimostra quanta strada la cultura dei diritti nel nostro paese debba ancora fare. La legge Zan offre in questo senso un'opportunità imperdibile. È importante che le persone omosessuali, bisessuali, lesbiche e transessuali sappiano di avere le istituzioni dalla loro parte". La prima giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia si è svolta il 17 maggio 2005, a 15 anni esatti dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l'omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità. 

Quest'anno, peraltro, la giornata internazionale contro l'omobitransfobia ha assunto anche un significato ulteriore, essendo approdato al Senato il disegno di legge 'Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità', intorno al quale si è creato un forte dibattito.

Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari: "Le battaglie per i diritti civili non hanno potere politico"

Il Comune di Piombino ha esposto la bandiera arcobaleno in segno di solidarietà e il sindaco, Francesco Ferrari, è intervenuto al gazebo allestito in piazza Verdi dal gruppo Piombino Rainbow. "In questo delicato periodo storico - ha aggiunto - siamo tutti noi chiamati a una scelta di civiltà: occorre coesione e buon senso. È necessario concepire le diversità come ricchezza, per una società più giusta e moderna, laddove i concetti di parità e uguaglianza debbano diventare elementi imprescindibili per compiere quell'essenziale miglioramento che la nostra Italia attende. Continuiamo ad assistere, purtroppo, a molti, troppi episodi di omofobia che sfociano in violenze intollerabili per una società che si possa definire civile. È ora - ha concluso - di risvegliare le coscienze di tutti". 

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