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Cronaca Coteto / Via Piemonte

Coteto, nuovi orti urbani nei terreni occupati tra viale Boccaccio e via Piemonte: "Ora il Comune riapra il parco"

Gli attivisti: "Al via un progetto di recupero ambientale e sociale come in via Goito. L'amministrazione si impegni a riaprire l'intera area ed evitare eventuali speculazioni edilizie"

Poco meno di un anno fa, a un mese dall'operazione di polizia che portò all'arresto di un dipendente comunale accusato di corruzione per alcuni illeciti in ambito immobiliare, i terreni del cosiddetto podere Loghino - anch'essi finiti al centro dell'inchiesta Teodolite - furono simbolicamente occupati e materialmente ripuliti da una rappresentanza del comitato Orti Urbani di via Goito, del sindacato Asia Usb, del collettivo anarchico libertario e del collettivo ex Caserma Occupata. Già allora gli attivisti chiesero all'amministrazione comunale "l'immediata apertura del parco Coteto", in parte chiuso da cinque anni e "il blocco di qualsiasi ipotesi speculativa sull'area", nonché di "rientrare in possesso della porzione attualmente di proprietà della Elitia srl". 

Podere Loghino, occupata l'area. Gli attivisti: "Riaprire il parco e bloccare speculazioni"

Richieste che, a distanza di un anno, gli attivisti sono tornati ad avanzare nella giornata di ieri, mercoledì 16 marzo, quando sono state 'formalizzate' l'occupazione dei terreni tra viale Boccaccio e via Piemonte e la nascita di un nuovo progetto di Orti urbani, sulla scia dell'esperienza di via Goito. E con intenti molto chiari: "Si tratta di un progetto sociale e ambientale, di recupero di uno spazio verde abbandonato da cinque anni e su cui insiste l'ipotesi di una speculazione edilizia, una cementificazione che vogliamo fermare - spiega Giovanni Ceraolo, sindacalista Asia-Usb -. In questo primo lotto nasceranno 26 orti assegnati tramite sorteggio e non solo per i residenti. Ci auguriamo che da domani non arrivino i vigili, sarebbe assurdo perché questo è un progetto per tutta la cittadinanza. E perciò invitiamo fin da subito il Comune a sistemare e riaprire interamente il parco".

"Adesso il cancello di viale Boccaccio è stato chiuso - aggiunge Stefano Chiellini degli Orti Urbani - ed è un'assurdità perché impedisce ai cittadini di raggiungere il centro città attraverso la ciclabile che attraversa il parco. Il Comune non dovrebbe neppure investire tanto, ci sono già le fognature e i vialetti: basterebbe tagliare l'erba e mettere qualche panchina per riaprire tutto il parco Coteto anziché lasciare una catena e la segnaletica che ne vieta l'accesso".

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