Ospedale | "Sanità livornese in declino", scatta il presidio di protesta del sindacato Fials

Un presidio di protesta, organizzato a fianco dell'ingresso dell'ospedale di viale Alfieri, per alzare la voce contro "il declino della sanità livornese" e contrastare "lo smantellamento graduale ma costante del servizio sanitario pubblico universalistico e conservarne la gratuità". A spiegare le motivazioni dell'azione è il segretario del sindacato Fials, Massimo Ferrucci, che spiega tramite una nota come si stia "verificando sempre di più un affidamento diffuso di servizi sanitari al settore privato". Lo stesso sindacato infatti intende chiedere un aumento dei livelli assistenziali, un incremento delle prestazioni del sistema sanitario regionale per abbattere le liste di attesa e garantire risposte sia quantitative che qualitative superiori ai cittadini.

Il sindacato Fials: "La Usl viaggia a vista e ciò preoccupa, chiediamo a lavoratori e cittadini di mobilitarsi"

"Per fare tutto questo - hanno aggiunto - è indispensabile una programmazione che fornisca certezze ed obiettivi concreti con tempi di attuazione precisi ed una gestione delle risorse finalizzata da investimenti anche nel breve periodo in investimenti in personale, strutture, apparecchiature". "La Usl - aggiungono - viaggia a vista e ciò preoccupa: il nuovo ospedale nella ex Pirelli sta rivelandosi una scelta che si proietta in tempi lunghi senza certezze di finanziamenti e senza un progetto sanitario credibile (ancora una volta parlano del contenitore e non dei contenuti). A Livorno non esiste nemmeno una Casa della Salute ma la Usl  parla di demolire il distretto di Fiorentina per trasferire le attività in altra struttura con una previsione di una riduzione delle attività".

E insistono: "La Usl vuole riaprire la struttura di via Ernesto Rossi dopo averla chiusa a suo tempo frettolosamente  aumentando i disagi dei cittadini del centro. I posti letto dell’ospedale di Livorno sono a livelli inferiori rispetto al parametro regionale e pertanto invece di aumentarli si preferisce ridurli ulteriormente con la rappresentazione falsa dell’esigenza di permettere la fruizione delle ferie al personale". "La verità è ben diversa ed è quella di una chiara volontà di non investire sul personale non incrementandone le unità necessarie per garantire adeguati livelli di assistenza e i diritti dei lavoratori. Il Fiasl - concludono - vuole un piano dei fabbisogni straordinario con un rapido reclutamento degli operatori che abbia quale priorità la stabilizzazione del personale precario. Non accetta questa situazione e chiede ai lavoratori e ai cittadini di mobilitarsi contro il declino della sanità livornese".