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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Padre Nike lascia la parrocchia della Rosa e scrive alla comunità: "Grazie per questo cammino insieme"

Padre Maurizio De Sanctis da luglio, su nomina del vescovo Simone Giusti, rientrerà nella Congregazione Passionista di cui fa parte. Ecco come ha salutato i fedeli

Dal 1 luglio rientrerà alla Congregazione Passionista di cui fa parte, così come ha disposto nel maggio scorso il vescovo Simone Giusti, e per salutare tutta la comunità della Rosa che in questi anni lo ha seguito e gli è stato a fianco, padre Maurizio De Sanctis, conosciuto come padre Nike, ha preso carta e penna e ha scritto un'accorata lettera per salutare e ringraziare i fedeli e tutte le persone che in questi anni - è arrivato alla parrocchia di Santa Rosa nel 2010 - lo hanno aiutato e supportato. Una lettera che viene dal cuore, pubblicata anche sul proprio profilo Facebook, nell'ambito della quale ricostruisce tutto il suo percorso e le tante azioni messe in campo sempre a disposizione della comunità. Al suo posto arriverà don Andrea Conti. 

Sempre pronto ad accogliere i giovani, amante degli animali, soprannominato così per il tipo di scarpe utilizzate nel suo cammino, ha preso per mano un quartiere e indicato la via a qualche migliaio di fedeli che lo hanno ascoltato e seguito con dedizione e trasporto. "In questi anni - ha scritto raccontando del numero esiguo di fedeli che c'erano al suo arrivo - vi ho visto crescere di numero, tanto da progettare di allargare la chiesa. Stabilizzato il numero dei fedeli mi sono preoccupato per la vostra crescita spirituale e umana".

"La comunità parrocchiale è diventata una famiglia pronta ad accogliere tutti, grazie per questo cammino insieme"

"La comunità parrocchiale - ha aggiunto - è divenuta una vera e propria famiglia pronta ad accogliere tutti, soprattutto quelli che si sentivano soli". Ha ricordato come la chiesa sia diventata un punto di incontro e conoscenza reciproca, come molte famiglie si siano conosciute in parrocchia. I campi scuola, la formazione dei ragazzi, "Molti di loro - ha detto - hanno edificato anche me, e li porto nel cuore come un vivo ricordo". "Attualmente - ha evidenziato - la parrocchia di Santa Rosa è una delle più frequentate e partecipate della diocesi e città di Livorno. Lascio una parrocchia ricolma di fedeli cresciuti spiritualmente". Anche dal punto di vista economico gli interventi fatti non sono stati pochi, dai lavori per la ristrutturazione della struttura alla capacità di estinguere i mutui accesi. E poi il piazzale, gli impianti.

"Pur essendo poveri e indebitati - ha scritto - abbiamo salvata una bambina destinata all’aborto, ci siamo presi cura di lei e della sua famiglia, facendola nascere. Ogni giorno ci prendiamo cura dei poveri della parrocchia: famiglie che non arrivano alla fine del mese, papà senza lavoro, bambini senza giocattoli". E poi i ringraziamenti a tutti, dal gruppo dei catechisti al consiglio pastorale e agli scout: "Grazie della vostra generosità! Grazie perché mi avete fatto sentire in famiglia sin da subito. Grazie per questo lungo, e insieme breve, cammino della vita vissuta insieme. Grazie per aver camminato insieme, tra le gioie e le fatiche di ogni giorno. Ogni giorno vi affidavo al Signore… e continuerò ad affidarvi a Lui, non più come parroco, ma come padre, amico e fratello. Grazie - ha concluso - a voi per avermi fatto sperimentare l’infinita provvidenza della spesa sempre pronta, delle cene in compagnia, delle feste in allegria. Grazie! Grazie! Grazie!".   

 

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