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Cronaca

Sicurezza, movida ed Effetto Venezia, le prime sfide del nuovo prefetto: "No agli sceriffi, ma maggiori controlli"

Dopo dieci anni Paolo D'Attilio, 63enne romano, è tornato nella sua città d'adozione: "Il tempo dei richiami è finito. Le mascherine sono essenziali per contrastare il Coronavirus"

Si definisce "romano di nascita, ma livornese di adozione", è contrario agli "sceriffi" ma favorevole "all'aumento dei controlli", e riguardo al Coronavirus pensa che "sia necessario imparare a conviverci nel rispetto delle regole, altrimenti tra due mesi torneremo come ai primi di marzo". Paolo D'Attilio, 63 anni, è stato da poco nominato prefetto di Livorno, città che lui stesso definisce "casa sua". E dando uno sguardo al suo curriculum ne ha ben donde visto che all'ombra dei 4 Mori vi ha lavorato dal 1988 a settembre 2010, prima come vicecapo Gabinetto della prefettura, poi come capo di Gabinetto e nel 2004 è stato nominato viceprefetto vicario. Poi le esperienza a Genova, Roma, Massa definite tutte "bellissime e che mi hanno arricchito a livello professionale", prima di tornare nella città che lo ha fatto crescere. "Ho saputo della mia nomina - le sue parole - a notte fonda. Il sindaco Salvetti è stato il primo a chiamare per farmi i complimenti". 

A Livorno si è insediato il prefetto D'Attilio: "La movida c'è sempre stata, ma ora va regolamentata"

Uno dei primi incontri istituzionali è stato proprio con sindaco: "Ci siamo fatti i complimenti a vicenda per le nostre carriere e poi abbiamo parlato della città e di come è cambiata rispetto a dieci anni fa. La movida c'era anche ai miei tempi solo che adesso, con tutto quello che stiamo passando per il Coronavirus, va regolamentata. L'ordinanza del ministro Speranza, eccezion fatta per la chiusura delle discoteche, non ha aggiunto niente di nuovo a quello che era già obbligatorio, visto che la mascherina andava sempre indossata nei luoghi all'aperto dove non era possibile mantenere il distanziamento sociale. Questo dispositivo di protezione rimane essenziale per limitare i contagi". 

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"Maggiori controlli, il tempo dei richiami è finito"

D'Attilio chiede a tutta la cittadinanza il rispetto delle ordinanze in vigore: "Il tempo dei richiami è finito e serve che tutti osservino le norme attuali. Sono sempre stato contrario agli 'sceriffi', però occorre fare controlli mirati e per questo mi rivolgo a esercenti e cittadini: aiutateci a non vanificare quanto è stato fatto finora". Infine due parole su Effetto Venezia: "Sono arrivato da poco e ho preso visione delle misure che sono state adottate. Voglio solamente avere un quadro più chiaro sulle bancarelle e so che la prefettura ha chiesto che vengano impiegati più steward per far garantire l'osservanza dei regolamenti". 

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