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Cronaca Repubblica / Viale Giosuè Carducci

Parco Pertini, incivili al Parterre: imbrattati giochi nuovi e bagni pubblici

Le installazioni per i più piccoli sono già state ricoperte di scritte mentre i servizi igienici sono in abbandono. E l'ombra del nuovo ospedale si fa sempre più grande

Se da una parte l'amministrazione ha ripulito le aree verdi e ristrutturato i giochi per bambini (peccato che gli incivili siano sempre in agguato, come dimostrano le foto di Simone Lanari), dall'altra si è "dimenticata" dei bagni pubblici che, al momento, appaiono abbandonati a se stessi. È questa la situazione che sta vivendo il Parco Pertini, per tutti quelli dai 35-40 anni in su meglio note come Parterre. Rinnovamento e incuria non sono mai andati d'accordo, ma al momento devono convivere per forza in attesa nuovi sviluppi. 

I nuovi giochi per bambini deturpati da incivili

La notizia della nuova area giochi è arrivata nel pomeriggio del 3 aprile. In tutto l'amministrazione ne ha costruite undici ex novo e ristrutturate due, compresa quella del Parterre. Qui, appunto, si è provveduto a sistemare quelle già esistente e, per rendere l'area fruibile anche a bambini diversamente abili, una parte è stata pareggiata rispetto al terreno. L'operazione di riqualificazione dell'area giochi è andata in scena, come confermano dal Comune, circa ad inizio marzo ma le nuove strutture hanno avuto vita breve, visto che, come si può vedere dalle foto scattate mercoledì 4 aprile, sono state deturpate da qualche incivile con scritte di ogni tipo. 

Parco Pertini: area giochi deturpata e bagni pubblici fatiscenti

Parco Pertini, verde curato ma bagni indecenti

C'è da dire, per onor di cronaca, che se la situazione dei giochi per bambini non è delle migliori, lo stesso non si può dire per quanto riguarda la pulizia del parco, sempre molto pulito nelle tre volte che abbiamo potuto verificare quando siamo andati a scattare le foto. Cestini regolarmente svuotati e neanche una carta in terra, segno che il lavoro degli operatori ecologici è puntuale e preciso.

Basta però non aver bisogno di andare in bagno: i servizi igienici si presentano assolutamente fatiscenti, maleodoranti, con sporcizia ovunque e scritte scurrili sui muri. E, al momento, il ripristino delle condizioni minime di decenza dei bagni pubblici non sembra essere nei piani dell'amministrazione, ormai prossima alla conclusione del mandato.

L'ombra del nuovo ospedale sul Parterre

Tutto ciò, tuttavia, è solo il contorno di un insieme più complesso che riguarda tutta l'area dell'ex Parterre. Il destino del parco, infatti, sarà giocoforza legato all'accordo sul nuovo ospedale, quello trovato - ma non ancora firmato - tra Comune-Regione con tanto di balletto di accuse tra il sindaco di Livorno Nogarin e il presidente della Regione Rossi. La giunta pentastellata infatti ha intenzione di usare proprio quest'area per ampliare il nosocomio livornese, come si vede dal progetto di sostituzione della pista di pattinaggio con la nuova zona per l'atterraggio di elicotteri.

La situazione attuale del Parterre, tra l'altro, era stata fotografata a fine gennaio anche da Buongiorno Livorno: "La nostra idea, espressa più volte, - le parole del candidato di BL e Pap, Marco Bruciati - è quella di trasformare il Parterre in un parco ludico letterario con installazioni artistiche e creare percorsi didattici per le scuole". 

Il Parco Partini negli anni Ottanta

Magari, anzi sicuramente, i più giovani vi guarderanno storto se provate a chiedere loro "Ti ricordi di Gigiballa al Parterre?". Probabile che non sappiano nemmeno cosa siano entrambi, ma se fate questa domanda a qualche quarantenne sicuramente la risposta sarà: "Certo, mi ci portavano sempre a vederlo". Già, perché per i figli degli anni Settanta, Gigiballa era l'orso del Parterre, lo zoo di Livorno. Andare all'attuale parco Pertini, all'epoca era sinonimo di pomeriggio in famiglia, perché il Parterre era veramente un qualcosa di cui andare fieri. 

Tuttavia quel divertimento aveva un caro prezzo che, probabilmente, non tutti capivano: animali prelevati dai loro habitat naturali e rinchiusi in gabbie a volte anche più strette del dovuto. Una sofferenza cantata magnificamente da Bobo Rondelli con la bugia che veniva raccontata ai più piccoli (un orso che ballava / perché un dente gli doleva) quando sentivano le grida di Gigiballa: parole tristi ma che dipingevano perfettamente la situazione (E la gente applaudiva / e nessuno provvedeva).

Il Parterre iniziò ad essere dismesso alla fine degli anni '80 con gli animali che furono trasferiti in ambienti decisamente più consoni.

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