rotate-mobile
Cronaca Venezia / Via San Marco, 6

Livorno, 21 gennaio 1921: nasce il Partito Comunista d'Italia. Le celebrazioni del centenario dal Goldoni al teatro San Marco

Cento anni fa la fondazione del più grande partito comunista d'occidente. Gli eventi in città per ricordarne l'anniversario e il significato politico e culturale nella storia della città e del Paese

Cento anni dalla fondazione, 70 di storia e un profondo segno lasciato nella politica ma, più in generale, nella cultura del nostro Paese. È con questo spirito che a Livorno, laddove nacque il 21 gennaio 1921, si celebra oggi il centenario della nascita del Partito Comunista d'Italia, divenuto nel giugno 1943 Partito Comunista Italiano (PCI) e riconosciuto come il più grande partito comunista d'occidente. Una serie di iniziative e commemorazioni, tra cui quelle del Comune, che dal mattino si sono tenute tra il teatro Goldoni, allora sede del XVII Congresso Socialista, e il teatro San Marco, dove un secolo fa arrivò cantando l'Internazionale la componente comunista capeggiata da Bordiga, Gramsci e Terracini che fondò il Pcd'I. 

+++Centenario PCd'I, contestato il Pd: "Via da qui chi ha sciolto il PCI". Video+++

A ricordare quel giorno storico e il suo significato, nel rispetto delle norme imposte dal Dpcm, ci sono militanti locali e vertici nazionali del ricostituito Pci (presente alle 18.45 anche il segretario Mauro Alboresi) e quelli del PC (alle 14.30 l'arrivo del segretario Marco Rizzo, poi la visita alla tomba di Ilio Barontini), ma anche e soprattutto chi, fino al 1991, si è riconosciuto in quella bandiera rossa con la falce e martello. Momenti di tensione all'arrivo della delegazione del Partito democratico, contestata al coro di "Via da qui chi ha sciolto il PCI".

Centenario del Partito Comunista d'Italia, le celebrazioni a Livorno

Partito Comunista d'Italia, a Livorno le celebrazioni per il centenario della fondazione

Ore 22 - La lunga giornata dedicata al centenario del Partito Comunista d'Italia si è conclusa con la falce e martello esposta alla Fortezza nuova e i fuochi di artificio.

 

Ore 17 - Dall'Internazionale a Bella Ciao e Bandiera Rossa, i comunisti hanno intonato i canti popolari comunisti davanati al teatro San Marco (leggi qui la notizia).

Ore 16.30 - Al cimitero dei Lupi la visita del Partito Comunista alla tomba di Ilio Barontini, partigiano cecinese tra i fondatori del PCd'I scomparso il 22 gennaio del 1951 in un incidente stradale insieme ai compagni antifascisti e dirigenti di partito, Leonardo Leonardi e Otello Frangioni.   

Il Partito Comunista rende omaggio alla tomba di Ilio Barontini-2

Ore 16 - Anche l'ex presidente del Senato Pietro Grasso ha voluto rendere omaggio al PCI: "Una grande tradizione che, anche nel nuovo mondo, ha ancora molto da offrire: in primo luogo l'idea di dover sempre guardare il mondo dalla prospettiva dei più deboli". 

Ore 15 - Alla manifestazione presente anche l'ex candidato sindaco del Partito Comunista Luigi Moggia: "Essere comunista ha voluto dire intanto comprendere la realtà di questo mondo. Ho aderito al partito nel 2012 quando la mia azienda è entrata in crisi e così ho preso coscienza del conflitto capitale-lavoro e quale era la mia posizione. Oggi vuol dire comprendere meglio quel conflitto che oggi è più aspro a seguito delle nuove trasformazioni sociali". 

Ore 14.10 - Arrivato anche il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo: "PCI ha cambiato le sorti del nostro Paese, prima in clandestinità contro il fascimo, poi dopo la guerra, grande nella Resistenza. Purtroppo da 40 anni quella storia è stata tradita e abbandonata dalla Sinistra che ha strizzato l'occhio alle banche. Oggi la Sinistra non rappresenta più quei valori e per questo noi siamo comunisti e non di Sinistra che si mantiente al governo con i voti di Mastella e della Polverini non ha nulla a che vedere con la nostra storia. Se Gramsci vedesse com'è ridotta la politica in Italia si rivolterebbe nella tomba". 

Ore 13.30 - Luigi Vanni, storico militante: "Essere comunista vuol dire continuare a combattere per quelli ideali di giustizia e libertà per i quali ci siamo avvicinati al partito. Siamo contro questa società che impoverisce chi è povero e arricchisce chi è già ricco. Occorre trovare un'unità vera per i comunisti e un unico soggetto che possa raccogliere tutti colori che si riconoscono in questo tipo di ideali". 

Ore 13 - Contestazione all'arrivo dei membri del Partito Democratico Andrea Romano, Federico Mirabelli e Francesco Gazzetti: "Via da qui chi ha sciolto il Pci" è il coro che hanno intonato i presenti. 

Contestazione Pd (2)-2

Ore 12.30 - Lenny Bottai, segretario provinciale del PC: "Siamo qui non per una rivendicazione nostalgica, ma per rivendicare l'attualità delle nostre idee che devono prendere spunto dalla storia contestualizzandolo in questo periodo". 

Ore 12 - Numerosi i presenti anche all'esterno del Teatro Goldoni. 

Partito Comunista d'Italia

Ore 11.30 - "Essere comunista vuol dire saper riconoscere ovunque nel mondo dove vengono commesse ingiustizie e stare dalla parte del più debole. Oggi siamo qua a rivendicare la nostra diretta discendenza, vogliamo affermare con forza che quella storia che ha portato alla storia di quel partito non è sparita con il Pc e con Rifondazione Comunista". 

Ore 11 - Al Teatro San Marco, nel rispetto delle norme anti-contagio, sono arrivate molte persone. "Essere comunista è un ideale che si basa sul sodalizio tra popoli e il difendere i diritti dei deboli". 

Ore 10.45 - "Il Partito Comunista, come disse Pasolini - commenta un altro militante - rappresentò un Paese pulito, con un'alta moralità perché un terzo del popolo italiano votava comunista. Il problema vero oggi è come hanno fatto a distruggere questo patrimonio. Bisognerebbe leggere con attenzione piano rinascita della P2 perché dentro quel progetto c'era proprio la scomparsa del Partito Comunista". 

Ore 10.20 -  Ecco una prima testimonianza: "Per me è una scelta di vita, un'importante scuola di formazione civile democratica e culturale a partire dai compagni antifascisti che hanno combattuto anche nella Resistenza. I compagni operai e lavoratori mi hanno insegnato i valori della dignità e del riscatto". 

Ore 10 - Sono già numerose le persone che sono accorse al Teatro San Marco per celebrare il centenario del Partito Comunista d'Italia. 

Luca Salvetti, sindaco di Livorno

"Il centenario della fondazione del Partito Comunista ha dichiarato il sindaco è un evento cruciale che, da qualunque prospettiva si guardi, ha profondamente inciso sulla storia, non solo politica, ma anche culturale e sociale del nostro Paese, e ha caratterizzato profondamente anche l'immagine e identità della città di Livorno. È un vero onore per me, come rappresentante dell'istituzione cittadina avere l'opportunità di poter celebrare questo evento proprio qui dove si è verificato. La pandemia ha rischiato di limitare la possibilità di raccontare questo avvenimento, ma diluendo il calendario durante l'arco dell'anno riusciremo a ricordare l'evento con numerose e interessanti iniziative".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Livorno, 21 gennaio 1921: nasce il Partito Comunista d'Italia. Le celebrazioni del centenario dal Goldoni al teatro San Marco

LivornoToday è in caricamento