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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Ubriachi e drogati dormono sui tavoli in piazza Grande", Confcommercio denuncia il degrado del centro città

Il direttore Federico Pieragnoli evidenzia una situazione che "minaccia la qualità della vita e la sopravvivenza delle imprese"

"La situazione è peggiorata, i giovani sono fuori controllo". Sono parole forti e allarmanti quelle riguardanti il centro di Livorno. A scattare una foto evidentemente problematica della questione è il direttore provinciale della Confcommercio, Federico Pieragnoli, che dipinge un quadro preoccupante in merito al futuro delle attività, in particolar modo per quanto riguarda "la qualità della vita e la sopravvivenza delle imprese nei nostri centri urbani, dove sono sempre più i fenomeni di dequalificazione".

Quelli che dovrebbero essere i 'salotti buoni' sono gli stessi che - secondo Confcommercio - "rischiano di diventare spazi di degrado e trasandatezza". E se da una parte l'associazione di categoria spiega l'impegno delle imprese per investire nei miglioramenti dei locali e del servizio anche in tempi di grossa crisi pandemica, dall'altra prende atto che "i valori sociali e culturali di cui i nostri centri dovrebbero essere espressione affrontano sempre più gravemente una perdita di senso".

Il direttore provinciale Pieragnoli: "Esercenti esasperati dall'indecenza in cui versano le strade e le piazza centrali di Livorno"

Ad accendere nuovamente i riflettori su questa situazione sono state le telefonate ricevute dagli esercenti. "Sono esasperati - ha proseguito Pieragnoli - dall'indecenza in cui versano le strade e le piazze più centrali di Livorno. Tolgono le sedie per evitare che la notte i dehors si trasformino in bivacco di ubriachi che sporcano e abbandonano rifiuti di ogni tipo, ma non serve a nulla. Stamani dei giovani dormivano stesi sui tavoli, hanno documentato titolari di bar e ristoranti di zona via Grande".

"Si tratta - incalza Pieragnoli - purtroppo di giovani e giovanissimi dediti all'alcool e alle droghe, non di barboni di mestiere, ammesso che ne esistano. Qui non parliamo solo del decadimento commerciale e turistico delle città che consegue al proliferare della microcriminalità e dell'insicurezza, parliamo di un imbarbarimento nei costumi di cittadini che mi sembra fin più preoccupante dei pur gravissimi accoltellamenti, furti, risse.  E non si tratta certo di un drink del fine settimana bevuto in compagnia e in allegria, semmai di consumo incontrollato e dannosissimo".

"Siamo di fronte - ha concluso - a un ulteriore aggravamento rispetto a questi temi. Per questo motivo come Confcommercio e Fipe proporremo alle istituzioni di coinvolgere maggiormente le attività economiche nelle città nel miglioramento degli stili di vita, oltre naturalmente a insistere sul controllo del territorio".

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