"Il fatto è di una gravità enorme, infliggere dolore e morte per divertimento non è normale ed è un comportamento da monitorare attentamente". Così Animal Protection, che da oltre 70 anni è attiva per difendere i diritti degli animali di tutte le specie, ha fatto sapere di aver attivato il proprio staff legale per sporgere denuncia contro ignoti. Il fatto è accaduto nel quartiere Corea di Livorno venerdì scorso, 6 maggio. Una donna, infatti, è stata chiamata dalla proprietaria della sua abitazione perché, sul suo balcone, c'era un piccione con un dardo conficcato nel corpo.

Il tempo di arrivare a casa per prestargli soccorso e il volatile se ne era già andato con la freccetta ancora attaccata. Non si sa, dunque, se è vivo oppure sia andato a morire altrove. "L'ennesimo caso - spiegano da Lndc Animal Protection - di un poverno animale preso di mira per 'divertimento' da qualche essere umano sadico".

La presidente Piera Rosati: "Una realtà quasi quotidiana, allarmante e pericolosa"

"È avvilente pensare che al giorno d'oggi episodi di questo tipo continuino a verificarsi - spiega la presidente di Animal Protection, Piera Rosati - ma è una realtà purtroppo quasi quotidiana. Ci sono persone che evidentemente pensano che usare un piccione come bersaglio per freccette sia una cosa normale. E invece qualcuno dovrebbe spiegargli che non c'è proprio niente di ordinario in un comportamento del genere. Non solo non è normale, ma è estremamente allarmante e pericoloso".