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Venerdì, 29 Settembre 2023
Cronaca

Mezzo milione di pile contraffatte, maxi sequestro di finte batterie Duracell anche a Livorno: diciotto denunce

L'indagine della guardia di finanza di Perugia, partita dalle perquisizioni nei punti vendita, ha consentito di arrivare fino ai principali grossisti, alcuni dei quali nella nostra città

Oltre mezzo milione di batterie contraffatte e 18 persone denunciate. È il bilancio dell'indagine condotta dai finanzieri di Perugia che hanno sequestrato più di 570mila batterie di tipo stilo e mini stilo e 145mila cartoncini contenitivi con il marchio Duracell contraffatto. Indagine che, partendo dai punti vendita, ha consentito alle fiamme gialle di risalire ai principali grossisti, che operavano a Livorno, Pelermo, Verona e Milano rifornendo diversi negozi di Genova, Lucca e Biella. Agli indagati, come si legge su PerugiaToday, viene contestato il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode nell'esercizio del commercio e ricettazione.

L'attività di servizio, avviata a dicembre del 2022 e proseguita nei mesi successivi sull'intero territorio nazionale, è iniziata in seguito a una segnalazione relativa alla possibile vendita, da parte di un negozio di ferramenta, di pile Duracell verosimilmente contraffatte. In seguito agli accertamenti delle guardia di finanza di Perugia, la procura della Repubblica aveva disposto una perquisizione nel punto vendita che aveva permesso di sequestrare circa 153mila prodotti appartenenti ai lotti sospetti. Attraverso le fatture di acquisto e i documenti di trasporto della merce, i finanzieri hanno quindi ricostruito la filiera commerciale e individuato i principali punti di stoccaggio. Infine sono state eseguite ulteriori perquisizioni e sequestri a Livorno, Palermo, Verona e Milano, presso i principali grossisti, e nelle città di Genova, Lucca e Biella, in diversi negozi.

"Le perizie di parte e quelle disposte dalla Procura su campioni di prodotti - spiega la Guardia di finanza -, ne hanno confermato la contraffazione". Dalle indagini sarebbe emerso come non sempre i venditori al dettaglio - per lo più ferramenta, tabaccherie e negozi di articoli per la casa - fossero a conoscenza dell'origine illecita delle batterie, "sia per la buona fattura dei blister contraffatti, difficilmente distinguibili dagli originali, sia per il sostanziale allineamento, nella maggioranza dei casi, tra il prezzo di acquisto all'ingrosso del prodotto contraffatto e quello del prodotto originale". "Allo stesso modo - dicono infine i finanzieri -, modalità di vendita e collocazione negli spazi espositivi non poteva mettere sull'allerta i clienti, esposti non solo al rischio di acquistare un prodotto di scarsa qualità ma anche privo di quei controlli che garantiscono la sicurezza della batteria che, come spiegato dal produttore, negli esemplari originali sono sottoposte ad una serie di prove tecniche di resistenza per garantire la sicurezza delle persone e dei dispositivi elettronici alla cui alimentazione sono destinate".


 

https://citynews.network/news/11788838/pile-duracell-contraffatte-sequestro-perquisizioni-8-settembre-2023.html

https://citynews.network/news/11788036/perugia-gdf-sequestrate-oltre-mezzo-milione-di-batterie-contraffatte-18-denunce

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