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Cronaca

Piscine, il Comune chiede i danni a Officine dello Sport: "Gravi inadempienze contrattuali"

La decisione dell'amministrazione: dichiarata risolta la convenzione, che scadeva nel 2027, per la gestione degli impianti Camalich e Bastia

"Dichiariamo risolta la convenzione per la concessione, che scadeva nel 2027, e la gestione delle piscine Camalich-Neri e Bastia-Rosi con Officine dello Sport a causa di gravi e reiterate inadempienze contrattuali che porteranno l'amministrazione a chiedere i danni alla società". Questo, in estrema sintesi, il riassunto della determinazione dell'Ufficio sport e demanio pubblicata ieri, venerdì 4 novembre, sull'Albo pretorio del Comune di Livorno. La decisione arriva al termine di una lunghissima trafila burocratica che ha portato la stessa amministrazione comunale a "doversi sostituire al concessionario al fine di scongiurare il procrastinarsi dell'interruzione di un servizio pubblico di fondamentale importanza per la collettività cittadina".

Per evitare il prolungarsi della chiusura delle piscine, il Comune aveva quindi deciso di affidarne la gestione con un incarico diretto temporaneo, con la senese Virtus Buonconvento risultata vincitrice dell'appalto di servizio e diunque titolata a gestire gli impianti comunali Camalich e Neri fino al 18 dicembre (non è stato possibile aprire la Bastia in quanto si sarebbero superati i 75mila euro, soglia massima per legge degli affidamenti diretti). 

Piscine Livorno, da Sport Management alla messa in liquidazione

Officine dello Sport, a settembre del 2019, passò sotto la gestione di Sport Management. Tuttavia, le chiusure forzate a causa del Coronavirus e la conseguente lievitazione dei costi di gestione, hanno portato nell'estate 2020 il colosso veneto a chiedere la messa in liquidazione proprio di Officine dello Sport impedendo così che gli impianti natatori livornesi riaprissero al pubblico. A nulla valsero i solleciti e le diffide (ultima delle quali il 18 agosto) inviate dal Comune a quest'ultima. Per evitare che le piscine non riaprissero, dal momento che anche la Sport Management a settembre è stata messa in liquidazione, fu la stessa amministrazione a scendere in campo prendendo in gestione per un mese almeno la Camalich salvo poi affidarla, come detto, alla Virtus Buonconvento. 

Nel mentre il Comune, come annunciato in una nota del 20 luglio, ha attivato le procedure per procedere alla risoluzione del contratto in danno: "Si è venuto a creare un grave e reiterato stato di inadempienza ai sensi dell'articolo 22 dello schema di convenzione e capitolato speciale della convenzione originaria". Per questo da Palazzo civico, oltre a dichiarare risolta la convenzione per la concessione degli impianti, hanno determinato anche di "diventare proprietari di tutti i beni mobili presenti nelle strutture, ad eccezione degli impianti di cogenerazione e di procedere a richiedere i maggiori danni subiti in conseguenza del comportamento tenuto". 

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