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Cronaca

Piscine comunali, saranno reintegrati i 15 dipendenti di Officine dello Sport in cassa integrazione

I primi otto torneranno al lavoro negli impianti Camalich e Neri, gli altri sette dovranno aspettare il prossimo bando e saranno inseriti nel complesso della Bastia

Saranno reintegrati tutti i 15 dipendenti di Officine dello Sport (12 a tempo pieno e 3 part time, tutti attualmente in cassa integrazione), ovvero la società che tramite Sport Management aveva in gestione le piscine comunali di Livorno prima del passaggio alla senese Virtus Buoncovento. Ad annunciarlo il sindaco Luca Salvetti durante il consiglio comunale del 4 febbraio 2021, nel quale ha spiegato come i primi a tornare al lavoro saranno i quattro dipendenti inseriti nel bando vinto proprio dalla Virtus Buonconvento. Per loro era previsto un reintegro con 18 ore settimanali, ma l'amministrazione e i sindacati hanno chiesto una modifica visto che lo stipendio sarebbe stato inferiore alla cassa integrazione. Si è quindi giunti a un accordo per il reinserimento di otto dipendenti a 30 ore settimanali nelle piscine Camalich e Neri, mentre gli altri sette verranno, attraverso il prossimo bando, impiegati nell'impianto e nella palestra del complesso della Bastia.

I consiglieri di maggioranza e opposizione si sono detti soddisfatti per questa soluzione che tutela i lavoratori, sollevando tuttavia la questione della mala gestione degli impianti da parte del privato, culminata con la risoluzione per inadempienza della convenzione tra Comune e la società Officina dello Sport. Secondo la consigliera di Buongiorno Livorno Valentina Barale "in venti anni di gestione esternalizzata abbiamo visto poca manutenzione e pochi investimenti. Alla scadenza delle concessioni le piscine vengono restituite al Comune in pessime condizioni, come avvenuto con quella della Bastia con il distacco di alcune mattonelle del fondale. Per questo - propone Barale - sarebbe necessario riuscire a riportare alla gestione pubblica tutti gli impianti sportivi".

"Una strada percorribile - ha detto Salvetti - è quella di chiedere alla Federazione italiana nuoto di trasformare le piscine in Centro tecnico federale che permetterebbe quindi una gestione pubblica". Il sindaco ha infine assicurato l'impegno dell'amministrazione per riprendere al più presto le attività a scopo terapeutico o riabilitativo nelle piscine, tema portato alla discussione dal consigliere Barale e ribadito da Costanza Vaccaro (Lega), anticipando anche la volontà, una volta riaperti gli impianti al pubblico, di chiedere che siano riservate due corsie ai professionisti che ambiscono alle Olimpiadi. "Alla Camalich - ha concluso soddisfatto Salvetti - vengono atleti da altre regioni perché è un impianto adeguato alle esigenze degli sportivi di alto livello".

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