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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Arcipelago pulito, i pescatori livornesi fanno scuola: il progetto esteso a tutta la Toscana

I pescherecci potranno portare a riva i rifiuti raccolti in mare: la sperimentazione sarà riproposta anche all'Argentario, Castiglione della Pescaia, Viareggio, Piombino e Portoferraio

Il parlamento europeo aveva già stabilito che non spettasse ai pescherecci il pagamento automatico della tassa sui rifiuti portati a riva ma raccolti in mare. Un parere non scontato che premiava l'impegno dei pescatori livornesi, i primi a sperimentare il progetto della Regione Toscana "Arcipelago pulito", con la realizzazione di una vera e propria filiera dei materiali di scarto abbandonati in mare che arriva fino all'impianto di recupero di Revet, a Pontedera. Iniziativa che ha fatto scuola e che è diventata un modello per altri porti della costa tirrenica: all'Argentario, Castiglione della Pescaia, Viareggio, Piombino e Portoferraio i pescatori potranno portare dunque a riva plastica e quant'altro tirato su con le reti, senza dover pagare obbligatoriamente la relativa tassa.

Arcieplago pulito, Bugli: "Adesso i pescatori non rischiano più la multa"

La decisione del ministero è stata annunciata dall'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli: "La legge da sola però non basta - ha detto Bugli -. Occorre adesso anche costruire un sistema industriale per lo smaltimento dei rifiuti raccolti dai pescatori in mare". Come a Livorno, dove si è costruita una vera e propria filiera completa dalla raccolta allo smaltimento. Una necessità nata da un vuoto normativo che "costringeva" i pescatori a rigettare in mare i rifiuti portati accidentalmente in barca eme al pescato. "Arcipelago Pulito ha permesso di portarli a terra, con la soddisfazione di tutti - ha ricordato Bugli - e senza che i pescatori rischiassero più una multa".

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