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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Polizia, Silp-Cgil: "Basta promesse, siamo al collasso: Salvini pensi a fare il ministro e assuma agenti"

L'allarme lanciato dal segretario provinciale Luca Filippi: "Carenza di organico, siamo meno rispetto a 30 anni fa. Inutili gli spot elettorali se poi non si mantengono gli impegni"

Carenza di personale e carichi di lavoro eccessivi per le poliziotte e i poliziotti rispetto all'organico. Dopo l'allarme lanciato dal capo della polizia di Stato, Franco Gabrielli, a denunciare una situazione ormai al collasso anche a Livorno e provincia è il sindacato di polizia Silp-Cgil. Lo fa attraverso le parole del segretario provinciale Luca Filippi che, insieme ai colleghi Nicola Bertucci e Giovanni Chirico, si rivolge direttamente al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, perché "faccia finalmente il ministro e mantenga le promesse elettorali assumendo agenti che possano garantire la sicurezza dei cittadini e offrire un servizio di qualità".

Silp-Cgil: "Accordi sindacali locali non rispettati, la situazione peggiora di anno in anno"

"Dopo tanto tempo non possiamo fare altro che alzare la voce - spiega Filippi -. Da anni non vengono rispettati gli accordi sindacali locali ed anzi la situazione peggiora continuamente. Capita che al massimo esca soltanto una volante, non esistono più il numero massimo di servizi serali, notturni, esterni, i cambi turno: in pratica non viene rispettata la programmazione settimanale e tutto ciò va a discapito della funzionalità del servizio e della qualità della vita e del lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici i cui diritti vengono meno".

"Organico ridotto e 140 poliziotti su 600 andranno in pensione nei prossimi due anni"

La responsabilità principale, dicono dal Silp-Cgil di Livorno, è la mancata assunzione da parte del dipartimento di nuove leve. "Trenta anni fa in tutta la provincia di Livorno tra questura, commissariati e specialità (polizia ferroviaria, postale, polmare ecc..) eravamo tra i 690 e i 700 poliziotti - dice Filippi -. Oggi il numero complessivo è di circa 600 di cui solo 430 sono gli addetti al controllo del territorio. Un numero destinato a scendere ulteriormente nei prossimi due anni quando andranno in pensione 140 colleghi. Si parla di dati reali, forniti dalla questura, destinati a un'ulteriore riduzione nei prossimi anni quando ci sarà un vero e proprio esodo, considerato che il grosso delle assunzioni era stato concentrato tra fine anni '80 e inizi anni '90. Tutto ciò incide sulla qualità del servizio, senza considerare l'elevata età media degli agenti che a Livorno è di 47-48 anni".

Il ministro dell'interno Matteo Salvini (foto facebook)-2

"Il gossip politico non ci interessa. Salvini deve fare il ministro, non promesse elettorali"

Servono dunque assunzioni ed è per questo che il Silp-Cgil si rivolge direttamente al ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Le promesse da propaganda elettorale devono essere mantenute. Noi non vogliamo entrare in polemica su discorsi di altra natura ormai assimilabili a gossip politico - continua Filippi -, tuttavia il ministro dell'Interno Matteo Salvini deve davvero fare il ministro dell'Interno. E quando dice 'Prima i poliziotti e prima gli italiani', metta davvero in pratica questa volontà e assuma agenti per garantire la sicurezza degli italiani e dei cittadini. Non ci sono fondi? E allora non si facciano le promesse al solo scopo elettorale".

"Ci dicono di essere di sinistra - proseguono dal Silp-Cgil -, ma sugli stessi argomenti abbiamo manifestato contro il governo Berlusconi, contro Prodi, Renzi, Gentiloni e ora contro il governo Conte-Salvini. Questo è il governo del cambia-niente, sotto la felpa niente se vogliamo usare uno slogan che oggi vanno tanto di moda. Sarebbe bene, anziché permettere al figlio di fare i giri sugli scooter dei poliziotti che stanno lavorando, che il ministro si occupasse degli scooter e della macchine che mancano ai poliziotti. È inutile fare promesse se poi non si assumono poliziotti o non lo si fa in proporzione a quanti poi effettivamente lasceranno la divisa".

"La coperta è cortissima: costretti a rinunciare alle ferie e ai giorni di riposo"

In attesa che dal Viminale arrivino 7mila assunzioni come promesso, per quanto insufficienti a colmare l'organico, è ancora il sindacato di polizia Silp-Cgil a spiegare come quotidianamente venga affrontata una situazione di emergenza: "Per cercare di colmare la necessità del controllo del territorio vengono distolte unità dagli uffici di supporto - dicono Filippi, Bertucci e Chirico -. La coperta è estremamente corta, siamo al collasso. È un continuo vedere colleghi che passano da un lavoro all'altro con i servizi extra ufficio che dal 2013 sono raddoppiati e sempre più disparati. Quel poco che si riesce a fare è grazie alla disponibilità dei colleghi che rinunciano a ferie e riposi, rispondendo alle richieste di per sé non regolari che partono dall'ufficio di gabinetto. Ma al momento è questo l'unico modo per far fronte alle emergenze. Noi ci lamentiamo, ma la prossima settimana saremo tra coloro in servizio per quattro sere".

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