rotate-mobile
Cronaca Porto

Porto, le armi per la guerra in Yemen in transito da Livorno: il video de Le Iene

Nel servizio Mediaset, i blindati fabbricati negli Stati Uniti parcheggiati al Molo Italia in attesa del trasferimento negli Emirati arabi: una violazione della legge che renderebbe complice l'Italia del conflitto civile

I blindati Usa sono parcheggiati sul Molo Italia del porto di Livorno. Destinazione finale, dopo un passaggio per gli Emirati arabi, è l'Arabia Saudita, che impiegherebbe quei mezzi militari per la guerra in Yemen. Un raggiro della legge 185 del 1990 che vieta l'esportazione ed il transito di materiali di armamento verso i Paesi in stato di conflitto armato e che, di fatto, renderebbe complice l'Italia della carneficina di una guerra feroce in corso da quattro anni. La denuncia è de Le Iene, che in un servizio andato in onda domenica sera 10 marzo mostra i mezzi militari al Molo Italia e racconta la testimonianza di un portuale sul traffico di armamenti nel porto di Livorno.

La tratta degli armamenti per lo Yemen: il passaggio da Livorno

Nel servizio di Giulia Innocenzi si vedono i blindati che da Livorno vengono imbarcati su delle navi della compagnia LGL Liberty Global Logistics. Basta fare un giro sul loro sito internet per capire che da diversi anni hanno una tratta fissa che, partendo dal Texas, arriva negli Emirati Arabi passando proprio da Livorno per le esigenze della base militare a stelle e strisce di Camp Darby. I mezzi blindati ripresi dalle telecamere Mediaset si chiamano Navistar Maxxpro e corrispondono a quelli venduti dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi, alcuni dei quali, secondo una ricostruzione ulteriore della Cnn, dopo la vendita all'Arabia Saudita finirebbero nelle mani di Al Qaeda in Yemen. "Questo significherebbe che i mezzi destinati a un paese in guerra transiterebbero per l'Italia in violazione della nostra stessa legge, la 185 del 1990", spiegano Le Iene. "Noi siamo in un territorio - dice invece il lavoratore portuale - che è la retrovia della guerra in Yemen".

Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: "Un'indecenza"

Nel servizio, Giulia Innocenzi ricorda come il primo ministro Giuseppe Conte abbia detto che "il governo è contrario alla vendita delle armi all'Arabia Saudita che finiscono per colpire i civili in Yemen. Occorre solo formalizzare la decisione". Ma la formalizzazione non è mai avvenuta, il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, cui spetta la decisione finale, non risponde mentre per il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta si tratta di "un'indecenza" la presunta complicità dell'Italia al massacro yemenita, dicendosi però convinta che il governo interverrà per porre fine a questa situazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Porto, le armi per la guerra in Yemen in transito da Livorno: il video de Le Iene

LivornoToday è in caricamento