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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Porto Livorno, concessione banchine: rinviati a giudizio i vertici dell'Autorità Portuale e sei imprenditori

La richiesta del gup per il presidente dell'Autorithy, Stefano Corsini, il segretario generale, Massimo Provinciali, l'ex direttore dell'area Demanio, Matteo Paroli e sei imprenditori. Contestati i reati di concorso in abuso d'ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici

I vertici dell'Autorità di sistema portuale di Livorno, l'ex dirigente dell'area Demanio e altri sei imprenditori sono stati rinviati a giudizio, nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, dal gup del tribunale di Livorno, Mario Profeta, per concorso in abuso d'ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Nell'inchiesta partita dalla guardia di finanza, come riportato dall'Ansa, era emerso che l'utilizzo di banchine pubbliche avveniva in maniera continuativa con autorizzazioni in proroga trimestrale anziché su concessione temporanea.

I rinviati a giudizio sono: il presidente dell'Autorità portuale Stefano Corsini, il segretario generale Massimo Provinciali (entrambi già interdetti dai pubblici uffici per un anno a febbraio 2019, poi reintegrati rispettivamente dopo 6 e 8 mesi in virtù della riduzione da parte del tribunale del Riesame della sospensione, in realtà già annullata dalla Cassazione), l'ex dirigente dell'area Demanio e attuale segretario generale dell'Autorità portuale di Ancona Matteo Paroli, gli imprenditori Corrado Neri (45 anni), l'omonimo Corrado Neri (58 anni), Luca Becce, Costantino Baldissara, Federico Baudone e Massimiliano Ercoli. 

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