Porto, protesta di lavoratori e sindacati sotto l'Authority per la gestione delle crociere

I lavoratori della Porto 2000 protestano contro l'attuale gestione da parte dell'azienda sulla questione delle crociere e sul mancato utilizzo del personale specializzato. Due striscioni sono stati appesi lungo i fossi davanti alla sede dell'Autorità di Sistema Portuale sugli scali Rosciano: "Le crociere in porto senza personale sulla pelle del lavoratore volete risparmiare" e "Con la vostra Autorità avete svenduto la Porto 2000 e la città". 

Anche i sindacati fanno sentire la loro voce: "La situazione sta scappando di mano su tutti i fronti, tenuto conto che vengono assegnate aree già destinate al traffico crocieristico ad altre tipologie di attività e si prolungano di 5 anni un ipotetico inizio lavori. Durante il periodo di arrivo delle navi da crociera, la Porto 2000 ricorre all'utilizzo di servizi esterni come il facchinaggio alle provviste di bordo e il guardianaggio agli accessi delle aree di imbarco. Uno schiaffo a tutti quei lavoratori formati e precari da anni al servizio della società".

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil prendono una posizione unita sulla situazione. "Proprio adesso che sta ripartendo il traffico delle crociere i lavoratori cosiddetti 'stagionali' vengono mandati a casa. In 25 anni mai era accaduta una cosa del genere e tutto questo è opera della Porto 2000. Sempre durante le suddette giornate l'effetto 'coperta corta' genera ripercussioni negative sui servizi stessi compreso il fatto che la gestione di eventuali emergenze si renderebbe difficile senza il giusto numero di lavoratori avviati. Ci chiediamo quando e come sarà possibile realizzare gli investimenti infrastrutturali previsti dal contratto di assegnazione, dal momento che il maggior azionista di Porto 2000 è investito da una crisi finanziaria di notevoli proporzioni".

Prosegue lo sfogo dei sindacati: "Tutti ci domandiamo dov'è il porto passeggeri del futuro che ci era stato prospettato dai soci pubblici ai lavoratori e alla città con l'arrivo dei privati. Oggi non ne vediamo traccia, mentre vediamo bene purtroppo una politica aziendale in affanno fatta di soli tagli. Considerati i danni gravissimi che la pandemia ha causato al settore e all'occupazione occorre approcciarsi alla ripresa con visioni completamente diverse,costituite da idee e progetti a breve e a lungo termine a beneficio del territorio e dell'occupazione. Oggi diciamo quindi basta con le politiche che la Porto 2000 sta portando avanti sul fronte occupazionale e basta cercare sempre di ottenere il massimo profitto con il minimo sforzo".