rotate-mobile

Porto Livorno, lavoratori in sciopero: tensione davanti all'Authority. VIDEO e FOTO

Almeno trecento portuali hanno manifestato arrivando fino a Palazzo Rosciano, sede dell'Autorità portuale, tentando di entrare con la forza. Poi il confronto con i vertici. "Sicurezza, salario, salute: la protesta non si ferma"

Momenti di tensione davanti a Palazzo Rosciano, sede dell'Autorità portuale, dove questa mattina di giovedì 22 settembre circa 300 lavoratori dello scalo livornese hanno manifestato nel secondo giorno di blocco totale delle banchine, arrivato al termine di una settimana di mobilitazione e dopo l'infruttuoso confronto con le organizzazioni datoriali. Uno sciopero indetto per rivendicare "salario, sicurezza e salute" sfociato stamani in una veemente protesta dei lavoratori che, dopo essersi incatenati, aver intonato cori "buffoni, vergogna"e acceso fumogeni, hanno cercato di forzare il portone della sede dell'Authority.  

protesta portuali palazzo rosciano2-2

"La protesta è iniziata dieci giorni fa - le parole di Giuseppe Gucciardo, segretario Filt-Cgil di Livorno -, ma la crisi del sistema portuale è qualcosa che parte da lontano, non certo da ora. Dopo la riforma portuale, il lavoro ha perso la centralità. Livorno e il porto vivono in simbiosi, la ricchezza della nostra città è sempre stata legata alle fortune del nostro scalo. Ma in questo momento il nostro porto non dà più ricchezza alla città, si lavora e si è poveri. Organizzeremo altre forme di lotta per continuare a rivendicare salario, sicurezza e salute i tre capisaldi delle giornate di sciopero".

"Siamo in piazza con i lavoratori somministrati operanti nel porto di Livorno - ha aggiunto Filippo Bellandi, segretario Nidil-Cgil Livorno -. Sono otto anni che sono precari, prima con il contratto di un giorno, ora con quelli in scadenza il 31 dicembre. Bisogna superare il precariato in porto e questa deve essere l'occasione per mettere in campo percorsi, insieme all'Autorità di Sistema portuale e agli operatori portuali per trovare soluzioni rapide e consentire a questi lavoratori una condizione di vita dignitosa per il loro futuro".

Il presidente dell'Authority, Luciano Guerrieri: "Interrompere le ostilità, tempi maturi per una riflessione condivisa"

Dopo alcuni momenti di tensione e riportata la situazione alla calma, una delegazione di lavoratori e sindacati è stata infine ricevuta dal presidente dell'Autorità portuale, Luciano Guerrieri, al quale sono state chieste riposte certe su una molteplicità di temi. "La revisione del modello tariffario tra le imprese portuali, la lotta al precariato e il contenimento delle ore di straordinario nei limiti delle previsioni vigenti - dicono da Palazzo Rosciano -, sono i punti di caduta di un piano di azione concreto che già nei giorni scorsi l'Adsp aveva dichiarato alle parti di voler portare avanti, nell'ambito di una complessiva ridefinizione del modello organizzativo del lavoro in porto".

Ribadendo la propria amarezza per il fallimento di una trattativa che era stata "incardinata su un binario positivo", Guerrieri si è mostrato "disponibile ad agire per tentare una riapertura del tavolo", invitando i sindacati a interrompere le ostilità e a presentare una nuova piattaforma programmatica. "Comprendo il malessere dei portuali - ha detto il numero uno della AdSP - e, con esso, la necessità di dare risposte ai lavoratori. La battaglia sull'equo compenso per il lavoro svolto è in linea di principio sacrosanta ma va portata avanti nelle giuste modalità e nei limiti delle competenze che la legge attribuisce alle Adsp e, con questi presupposti, riteniamo che i tempi siano maturi per un confronto tra i terminal operator e le imprese portuali, al fine di sviluppare una riflessione condivisa sugli assetti tariffari in porto".

Protesta dei lavoratori portuali (3)-2

Guerrieri ha anche confermato di voler continuare a svolgere attività di controllo in porto per verificare il rispetto della Regolamentazione sugli avviamenti al lavoro del personale impiegato presso le imprese portuali, oltre all'impegno per un percorso di ristrutturazione dell'Alp, la società autorizzata a fornire in via esclusiva manodopera qualificata alle imprese portuali. "Su quest'ultimo tema la convinzione è che un nuovo articolo 17 adeguato alle nuove esigenze dettate dal mercato - ha concluso - possa contribuire a definire degli schemi organizzativi utili a risolvere la maggior parte dei problemi di precarietà in porto, tra cui quelli lamentati dai lavoratori di Intempo, verificando su questo punto entro pochi giorni la disponibilità del mondo imprenditoriale ad assumere i primi impegni. Questi sono tutti punti che ci orientano verso il conseguimento del bene comune della intera  comunità portuale e che cercherò di perseguire a prescindere dalla evoluzione che avrà la vertenza” ha concluso Guerrieri".

Si parla di

Video popolari

Porto Livorno, lavoratori in sciopero: tensione davanti all'Authority. VIDEO e FOTO

LivornoToday è in caricamento