Posti barca al Mediceo, il Circolo nautico Livorno: "L'Autorità portuale ci conceda il molo 75"

Il Circolo Nautico Livorno si ribella alla decisione dell'Autorità portuale di sistema di concedere lo spazio acqueo del Mediceo, che comprende ben 467 posti barca, alla società Porta a Mare Spa. Questo provvedimento definito "completamente autonomo" obbliga, come riporta il sodalizio in una nota pubblicata su Facebook, a "passare da utenti di un ente quale l'Authority a clienti di una SpA con il conseguente aumento del pagamento di concessioni che non sarebbe più sostenibile".

Il Circolo, tramite Pec, ha quindi provato a proporre una soluzione alternativa visto che del progetto del porticciolo alla Bellana non si hanno più notizie: "Abbiamo chiesto che le nostre barche potessero essere ormeggiate al molo 75 la cui destinazione d'uso, a differenza di quanto affermato dall'Autorità portuale, non prevede navi da crociera". 

Porto Mediceo, il circolo Nautico: "Le nostre richieste all'Autorità portuale"

Nel riassumere tutta la vicenda, il Circolo nautico inizia proprio da quanto stabilito dall'AdSP: "Ha individuato come unico soggetto a cui assegnare l'intera concessione dello spazio acqueo del Mediceo la società Porta a Mare, nonostante le nostre reiterate proteste. Quanto stabilito obbliga i sodalizi presenti sugli specchi d'acqua (9 i circoli interessati, ndr) oggetto della concessione, a passare da utenti di un ente quale l'Autorità di sistema portuale a clienti di una Spa. Tutti i circoli che utilizzano quello specchio d'acqua hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato su questa arbitraria assegnazione che coinvolge ben 467 posti barca, una grossissima parte del diportismo cittadino". 

"La delocalizzazione doveva essere provvisoria"

I problemi relativi alla concessione dello specchio d'acqua del Mediceo partono da lontano: "Alla fine degli anni '90 - sottolinea il circolo - venne ipotizzata la costruzione del porto della Bellana, per la cui realizzazione a suo tempo furono stanziati cospicui fondi. Nelle more di questo progetto, si è sempre parlato di 'delocalizzazione provvisoria'  delle imbarcazioni in altre banchine. In seguito, il Piano regolatore portuale del 2012 annunciò la ristrutturazione delle attività portuali nel suo complesso iniziando quindi il rifacimento di alcune banchine al molo mediceo, in previsione della costruzione del 'Nuovo Approdo Turistico' e non della Bellana. In questo modo si è preparata la strada a Porta a Mare che, senza impegnare nessuna risorsa economica, si è trovata a disposizione banchine ed approdi ristrutturate con danaro pubblica". 

"Spostate le nostre imbarcazioni al molo 75"

Eppure, secondo il circolo, una soluzione ci sarebbe: "Il nostro consiglio direttivo ha inviato una Pec all'Autorità portuale proponendo di delocalizzare le imbarcazioni al molo 75, visto che la sua destinazione d'uso non prevede le navi da crociera come l'AdsP sostiene, ma l'utilizzo della stessa anche per il diporto.  Resta sottinteso che il molo dovrà essere messo in sicurezza per ospitare le imbarcazioni, così come già previsto anche da un progetto del Comune di Livorno, che non è mai stato reso pubblico".

"Non possiamo sostenere i costi delle concessioni con Porta a Mare"

Secondo il Circolo, il vero problema di quanto deciso dall'Autorità Portuale è relativo ai costi: "Stiamo utilizzando tutti gli strumenti consentiti dalla legge per opporsi alla "prepotenza" dell'Authority, nonostante abbia dichiarato di voler salvaguardare le tradizioni marinare e storiche del porto in pratica sta cercando di affossarle. Il passaggio a Porta a Mare porterebbe i costi delle concessioni a valori tali che non permetterebbero più al nostro sodalizio di svolgere quelle le attività di carattere sociale e sportivo. Lo stesso vale per tutti gli altri circoli che non potranno più svolgere la loro funzione sociale".