La discoteca "Precisamente a Calafuria" resterà chiusa per dieci giorni in seguito a un provvedimento del questore di Livorno Roberto Massuccci, ai sensi dell'articolo 100 del Tulps, che verrà emesso nella giornata di oggi, venerdì 10 dicembre, e sarà valido a partire da domani, sabato 11 dicembre. La sospensione dell'attività, annunciata dallo stesso questore durante la presentazione del nuovo vicario Alfredo Matteucci, è stata presa a seguito della rissa tra una trentina di giovani andata in scena, secondo quanto riportato da Massucci, prima all'interno e poi nel parcheggio del locale nelle prime ore della mattina dell'8 dicembre: "L'attività ha mostrato delle pericolosità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica - le parole di Massucci -. Non intendo incidere ulteriormente in termini di tempistica di erogazione della misura perché è importante conservare l'attività di impresa". 

"Precisamente a Calafuria", in 300 alla serata-discoteca non autorizzata: intervengono i carabinieri

Chiusa "Precisamente a Calafuria", il titolare: "Nessuna rissa all'interno del locale"

Dura la replica del titolare Simone Gonnelli: "All'interno della discoteca non è accaduto nulla - precisa -. Noi eravamo chiusi alle 4.30 e la rissa è avvenuta nel parcheggio davanti agli scogli piatti a circa 200 metri dal locale. Rimango basito per quanto deciso anche perché non so se chi ha preso parte alla rissa era presente all'interno del locale dove, tengo a precisare, sono presenti sedici addetti alla sicurezza".

Più tardi l'ulteriore precisazione di Gonnelli: "Per l'ennesima volta, a causa di persone negligenti e indisciplinate che non sono capaci di divertirsi responsabilmente, siamo costretti a subire una chiusura del locale per 10 giorni per i disordini accaduti al di fuori del locale dopo la serata di martedì 7 dicembre". "Teniamo inoltre a precisare - conclude Gonnelli - che i disordini sono accaduti solamente all'esterno del locale (oltre 200 metri) e ben oltre l'orario di chiusura. Tutto questo può essere testimoniato dalla sicurezza e dalla chiamata ricevuta dalle forze dell'ordine. Grazie a queste 'gradevoli' persone che riescono sempre a mandare in frantumi il lavoro che portiamo, con passione, costantemente avanti".