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Cronaca

Appalti e licenziamenti, in centinaia alla manifestazione di Usb: "Ora una mobilitazione a Roma"

Il corteo si è svolto per le vie del centro in un clima di assoluta tranquillità

Sono stati circa 500 i manifestanti che nel pomeriggio di ieri, sabato 29 gennaio, hanno sfilato per le vie del centro contro "il sistema di appalti e licenziamenti". L'appello era stato lanciato dal sindacato Usb che ha aperto il corteo con uno striscione che recitava "siamo noi a produrre la ricchezza di questo paese. Basta appalti, sfruttamento e licenziamenti". Alla manifestazione, che è partita da piazza Grande fino ad arrivare in piazza della Repubblica e che si è svolta in un clima di assoluta tranquillità, hanno preso parte delegazioni da tutta Italia: portuali genovesi, triestini, di Gioia Tauro e Civitavecchia, operai Gkn e della logistica di Piacenza. 

"La mobilitazione di oggi - spiega Usb - nasce a seguito di un'assemblea svoltasi di fronte al varco Valessini il 14 gennaio quando portuali e dipendenti del settore della logistica impegnati in alcune vertenze hanno lanciato un appello a tutti i lavoratori in appalto. In particolare, oltre alle questioni legate alla sicurezza, chiediamo la creazione di un polo unico di manodopera articolo 17 (sull'esempio di Genova) per chiudere una volta per tutte la concorrenza a ribasso sulle tariffe e lo strapotere di armatori e terminalisti.
La manifestazione di oggi - conclude il sindacato - è stata l'occasione per mettere al centro tutte le situazioni di lavoro in appalto. Inoltre è stata lanciata la proposta di costruire una mobilitazione nazionale per la primavera direttamente a Roma". 

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