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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Venezia

Protesta dei ristoratori in Venezia, magliette bianche fuori dai locali: "Vogliamo lavorare, ma così è dura andare avanti"

Coinvolti tutti gli esercizi commerciali del quartiere. Il presidente del Cnn Fiordi: "Servono aiuti concreti per tutte le categorie"

Decine di magliette bianche sono apparse fuori dai locali della Venezia nella giornata di ieri, lunedì 22 marzo. Si tratta, non a caso, dell'indumento principale che i ristoratori indossano durante le loro giornate lavorative, ma che ormai da troppo tempo sono costretti a tenerlo nell'armadio a causa della pandemia da Covid-19 e dai continui Dpcm che aprono o chiudono le attività.

Venezia, magliette bianche in segno di protesta

Quelle magliette appese come una bandiera bianca simboleggiano la loro resa. "Siamo fermi ormai da mesi - commenta il Ccn Venezia -, ci arrendiamo a un sistema che ci ha penalizzato, chiuso, illuso e disilluso e che non ha trovato soluzioni. Abbiamo speso soldi per metterci in sicurezza e poi è stato deciso che dovevamo tenere le saracinesche abbassate. I ristori e i sostegni sono irrisori mentre i costi fissi come bollette e utenze non sono mai stati bloccati". Ad esporre la maglietta bianca non sono stati solo bar e ristoranti, ma anche pub tabaccai e negozi di alimentari: tutti uniti e solidali in questa dura battaglia. 

Venezia, la protesta dei locali: "Blocco delle utenze e suolo pubblico gratuito" 

Il presidente del Ccn, Luca Fiordi, entra nel dettaglio della protesta: "Questa manifestazione pacifica deve far riflettere - le sue parole -. Chiediamo al Comune che sia prolungato il suolo pubblico gratuito visto che in questi mesi non abbiamo potuto usufruire di questa agevolazione a causa dei vari Dpcm. Lo Stato ci potrebbe aiutare bloccando il pagamento delle utenze, ma sappiamo che è impossibile: questi costi fissi purtroppo a volte sono difficili da pagare a fronte di incasso pari a zero. Tutti bene o male ci siamo arrangiati facendo asporto o delivery, ma con quelle entrate non riusciamo a coprire i costi aziendali, anche perchè le varie app chiedono una percentuale. La passione per il nostro lavoro ci porta ad andare avanti e ad essere ottimisti, però alla fine dobbiamo fare i conti con tutto". 

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