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Cronaca

Pulizia dei fossi, al via la rimozione dei rifiuti dal ponte dei Domenicani alla Fortezza Nuova

Dai cartelli stradali ai relitti di imbarcazioni: ecco tutto quello che giace sul fondo dei canali medicei. Le operazioni dovrebbero iniziare a partire da lunedì 27 aprile

Cartelli stradali, relitti di barche, carcasse di biciclette e anche alcuni cassonetti. Tutto questo materiale, che generalmente dovrebbe trovarsi nei centri di raccolta rifiuti per essere smaltito, giace invece comodamente sul fondale  dei fossi. L'acqua particolarmente limpida infatti ha reso più evidente il comportamento incivile di alcuni cittadini che, nel corso degli anni, hanno usato i canali medici come una discarica. Il Comune, approfittando anche del minore passaggio di barche dovuto ai divieti imposti dal governo per il Coronavirus, ha deciso di riportare i fossi al loro antico splendore rimuovendo i rifiuti nel tratto compreso tra ponte dei Domenicani alla Fortezza Nuova.

Venezia: dai fossi spuntano una barca, delle biciclette e bottiglie

L'operazione - secondo quanto emerso dal tavolo di lavoro che si è tenuto ieri, venerdì 24 aprile, al quale hanno preso parte l'amministrazione comunale, l'Autorità Portuale, Asa, Aamps, Labromare, Sea Sub, Centro Interuniversitario di Biologia Marina, Arpat e Ispra - inizierà la settimana prossima una riunione nella quale saranno definiti gli aspetti tecnici del lavoro di pulizia. Quanto recuperato verrà  trasferito sugli Scali delle Barchette, di fronte al mercato del pesce, e successivamente trasferito sui mezzi Aamps che provvederà allo smaltimento.

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Dai motorini alle barche: ecco cosa sarà rimosso dai fossi

Durante il sopralluogo effettuato dai tecnici, nel tratto di fosso lungo 200 metri compreso tra il ponte dei Domenicani e la Fortezza Nuova, sono stati individuati: 10 cartelli stradali, qualche cassonetto, 2 motorini, varie biciclette e ruote, fusti di birra, tavoli e sedie, oltre a 4 relitti di imbarcazioni. Tutti questi materiali saranno rimossi e affidati all'azienda dei rifiuti cittadina che provvederà al suo corretto smaltimento. La pulizia, come spiegato dall'Autorità portuale, sarà garantita in maniera gratuita da Labromare con il supporto dei sommozzatori di Sea Sub. 

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Pulizia dei fossi, Salvetti: "Bene la pulizia, ma occorre una riqualificazione complessiva dei canali"

Il sindaco, apprezzando l'iniziativa, fa un quadro più generale sulla situazione: "Tre sono gli elementi che riguardano i fossi medicei su cui lavorare. Il primo è quello più immediato che riguarda il lavoro di una prima pulizia che sarà effettuato entro la fine della prossima settimana. Il secondo è quello di dare il via ad un progetto di partecipazione dei cittadini per capire dove partire con la rivalutazione. L'ultimo si riferisce ad una riqualificazione complessiva dei canali medicei e per farlo occorrono risorse europee e tempi più dilatati. A quel punto penseremo anche ad attivare un protocollo di intesa per una gestione più ampia dei canali". 

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Cepparello: "Valorizzare questo nostro patrimonio"

L'obiettivo comune, come specificato dall'assessore Giovanna Cepparello, è la valorizzazione dell'importante patrimonio: "Prima dell’inizio del lockdown, stavamo iniziando un percorso sullo stato ambientale dei fossi. Il nostro obiettivo è quello di poter costituire una cabina di regia, in sinergia con tutti gli enti coinvolti, per definire un piano di valorizzazione i fossi. In questo momento particolare è emersa in maniera evidente la presenza di numerosi relitti e di altri materiali sui fondali, e abbiamo quindi pensato di ripartire con il lavoro che ci eravamo proposte di fare, allargando la platea dei soggetti coinvolti". 

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Bonciani: "I fossi sono un bene storico da tutelare"

I canali della Venezia inoltre collegano in modo naturale la città al porto e assumono un ruolo importante anche nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini. "Il sistema dei fossi cittadini - aggiunge l'assessore Barbara Bonciani  -che le cartografie riportano in collegamento funzionale all'area portuale costituiscono un bene storico di grande rilevanza per la città-porto di Livorno. La loro navigabilità, seppur oggi resa parziale in alcune zone a causa della presenza dei fanghi, li rende il collegamento naturale della città allo scalo e alle zone di waterfront portuale, oltre che elemento di connotazione urbanistica peculiare. L'augurio è che questa prima iniziativa rafforzi il legame fra Autorità di sistema portuale, amministrazione comunale, Asa, centri di ricerca e soggetti di volta in volta coinvolti per un progetto condiviso di bonifica più ampio". 

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