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Appalti Eni e rischio licenziamenti Iss Palumbo, Simoncini: "Preoccupa il futuro dei lavoratori"

L'assessore ha spiegato la situazione, poi rilancia la necessità di un'attenzione da parte del governo sulla raffineria di Stagno: "Dopo un anno il Mise non ha ancora aperto un tavolo, resto esterrefatto"

"Più volte abbiamo espresso la nostra preoccupazione circa la questione degli appalti nella raffineria Eni e dei rischi per i livelli occupazionali". Così l'assessore Gianfranco Simoncini ieri in consiglio comunale ha commentato la vicenda legata agli appalti dello stabilimento di Stagno e, nello specifico, la questione riguardante la Iss Palumbo, azienda che nei giorni scorsi ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per i suoi 35 dipendenti che all'interno della raffineria Eni si occupano di stoccaggio, logistica e movimentazione dei lubrificanti. Con i sindacati è in agenda un incontro la prossima settimana. 

"C'è una situazione di incertezza sulle prospettive del settore indotto dello stabilimento - ha aggiunto Simoncini - che si lega alla complessità e alla preoccupazione più generale sulle prospettive dell'impianto di Livorno. Nell'incontro avuto, alcune settimane or sono, con Eni, l'azienda ha dato rassicurazioni sulla tenuta". Simoncini ha fatto poi un riferimento alla commissione regionale tenutasi mercoledì 15 dicembre, nell'ambito della quale sono stati auditi proprio i dirigenti Eni. 

Dirigenti Eni in commissione regionale, Simoncini: "Preoccupazioni inalterate"

"Le nostre preoccupazioni rimangono però  inalterate" ha sottolineato Simoncini, rilanciando il grido relativo alla necessità quantomai imminente della creazione al Mise di un tavolo specifico sulla questione. "Credo importante - ha infatti aggiunto - anche il modo in cui si è conclusa la discussione, con un appello molto forte, che è poi quello che il Sindaco di Livorno e quello di Collesalvetti stanno chiedendo da mesi, e cioè che si apra un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico nel quale Eni, Regione, Governo, Territorio e sindacati possano discutere del futuro della raffineria. Resto esterrefatto - ha concluso - del fatto che da un anno il Mise non abbia aperto il tavolo richiesto per affrontare la questione delle prospettive di una delle realtà fondamentali per l'occupazione a Livorno".

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