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Cronaca

Secche di Vada, rimossa una rete fantasma lunga 300 metri e pesante 450 chili

L'operazione è stata portata a termine da una squadra di 12 subacquei

Una rete fantasma lunga circa 300 metri, del peso di circa 400-450 chili, è stata rimossa da una squadra di dodici subacquei all'altezza delle secche di Vada, in un'area a sei miglia dalla costa tra le foci dei fiumi Cecina e Fine, a sud di Livorno. Un'operazione portata a termine grazie alla divisione subacquea di Marevivo, realtà che dal 1985 lavora per la tutela del mare e dell'ambiente, contro l'inquinamento e la pesca illegale, per lo studio della biodiversità, la promozione e valorizzazione delle aree marine protette. 

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L'area delle Secche della Meloria rappresenta una zona particolarmente ricca di biodiversità e fauna ittica, favorita dal fenomeno dell'upwelling – processo per cui le acque fredde e profonde, ricche di nutrienti, risalgono verso la superficie, attirando così la presenza di pesci e altri organismi – e per questo fortemente minacciata dall'overfishing. L'operazione in questione, realizzata grazie al supporto della società indipendente di Banor, è stata compiuta da dodici subacquei che, divisi in squadre, hanno utilizzato particolari sistemi di immersione definiti a 'circuito chiuso' e scooter subacquei elettrici per potersi muovere più agevolmente lungo la parete sommersa.

I mezzi nautici di supporto sono stati forniti dal Circolo Nautico Foce Cecina-Sub Nettuno, tra cui un peschereccio per il recupero e il trasporto a terra della rete, ed è stata fondamentale anche la collaborazione del porto di Cecina, per la logistica, l'assistenza a scarico e il deposito temporaneo della rete, della capitaneria di porto di Livorno e di Vada e del comune di Cecina che si è occupato del conferimento della rete per il corretto smaltimento.

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