Un giardino nel verde, lontano dal centro città, dove trascorrere serate in pieno relax ascoltando bella musica, bevendo un drink e facendo quattro chiacchiere in compagnia ma, soprattutto, in sicurezza. È questa l'idea di Toto Barbato, direttore artistico della Associazione Culturale The Cage, in vista di un'estate che sarà certamente diversa dalle altre, con le discoteche chiuse ancora fino al 14 luglio: restrizioni che interessano tutti i locali pubblici e obbligo di distanziamento. 

Il The Cage: "Siamo chiusi da tre mesi, vogliamo ridare ai ragazzi la loro casa"

"Il The cage non è una discoteca ma un centro di aggregazione, una sala concerti e un punto di riferimento per tantissimi ragazzi - dichiara Toto Barbato -. In condizioni normali a giugno avremmo chiuso i battenti e ci saremmo concentrati sugli eventi estivi che seguiamo in tutta Italia". Ma in questa estate anomala senza musica dal vivo e senza concerti, almeno per il momento, l'attenzione e la creatività si spostano necessariamente su altro. "Il The Cage è chiuso ormai da tre mesi e ci piacerebbe dare continuità alle attività dell'associazione e soprattutto restituire ai ragazzi la loro casa - continua Barbato -. Abbiamo chiesto al sindaco un incontro per proporre la nostra idea, ovvero aprire per l'estate un 'Giardino Relax' nel parco di Villa Corridi. A Livorno sta accadendo quello che succede in tutta Italia visto sono venuti meno i punti di aggregazione e i ragazzi si riversano sempre più per strada, in barba ai divieti di assembramento. Nel nostro giardino, invece, metteremmo in atto tutte le procedure anticovid e saremmo in grado di offrire una valida alternativa alla strada. È il mio sogno far conoscere ai giovani musica che non hanno mai avuto modo di ascoltare, organizzare serate di jazz sotto le stelle, bevendo qualcosa e facendo quattro chiacchiere in piena sicurezza".

Spettacoli nel teatro Mascagni: "Necessario il supporto dell'amministrazione"

In cantiere, poi, anche un cartellone di spettacoli estivi da mettere in scena nel "teatrino" già allestito. "Abbiamo tante idee ma per poterle mettere in pratica è necessario l'aiuto economico da parte dell'amministrazione - conclude Barbato -, ne parleremo col sindaco e vedremo se ci saranno le condizioni per fare anche questo". Il The Cage, che normalmente dà lavoro a decine di dipendenti, si riconferma quindi come punto di riferimento delle notti livornesi. "La città ha bisogno di un posto come il nostro, soprattutto in un momento come questo. Noi ci siamo".