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Cronaca

Fase 2, riaperture Livorno. Pochi clienti nei bar, vince ancora la paura: "Gli incassi non saranno come prima"

I titolari delle attività non nascondono la loro preoccupazione: "Sarà difficile saldare i debiti accumulati durante i mesi di chiusura"

Speciale Fase 2, ecco tutto quello che si potrà fare a Livorno dal 18 maggio

Hanno riaperto dopo mesi di chiusura a causa del Coronavirus. Per alcuni bar, che nonostante il permesso di consegna a domicilio e da asporto avevano deciso comunque di tenere la saracinesca abbassata, il 18 maggio segna un nuovo inizio grazie alle disposizioni contenute nel Decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Molti locali hanno potuto tornare alla "vita di prima", anche se con tutte le precauzioni del caso imposte dai protocolli di sicurezza: guanti, mascherine, divisori in plexiglass, percorsi guidati per entrare ed uscire dai locali. Come primo giorno però è stato un po' fiacco, visto che, secondo quanto hanno raccontato, si sono visti pochi clienti: "Speriamo vada meglio nei prossimi giorni, perché altrimenti sarà veramente dura poter andare avanti" è stato il coro di alcune attività in vari quartieri della città. 

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Livorno, riaperture bar: "Ci vorrebbe una riduzione delle spese di gestione, gli incassi non saranno quelli di prima"

Da Fabio del bar "Smeraldo" a Giovanni de "La Venezia" il grido di preoccupazione è unanime: "Gli incassi non saranno certo quelli che facevamo prima del lockdown e ci vorrebbe una riduzione delle spese di gestione". Chi ha la possibilità di occupare il suolo pubblico gratuitamente ha già fatto richiesta al Comune: Vediamo se riesco ad aumentare i tavoli fuori dal mio locale - commenta Andrea del bar "Dolcenera" - sarebbe già un passo in avanti". 

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"I clienti hanno ancora paura, siamo scettici sulla riapertura"

Tra divisori in plexiglass ai banconi e percorsi personalizzati per i clienti, la ripresa del lavoro non è facile: "Ho messo otto tavoli con una sola sedia - sottolinea Fabio del bar "Smeraldo" – in maniera da far rispettare il distanziamento di oltre un metro. Al bancone invece c'è la possibilità di avere due persone, ma sempre a debita distanza". Per il "Dolcenera", così come per altre attività, oggi è stato il primo giorno: "Ho iniziato con il servizio da asporto - spiega il titolare, – ma nel giro di poco farò anche io il servizio ai tavoli visto che mi sto attrezzando per posizionarli all'esterno secondo i protocolli di sicurezza".

Nonostante le precauzioni, al bar Montegrappa i clienti scarseggiano: "Li aspettiamo, anche se per il momento se ne sono visti pochissimi. La gente ha ancora paura, sono fiducioso a metà su questa riapertura, speriamo con il tempo di poterci riprendere". Stesso pensiero anche per "La Venezia": "Stamattina è venuta poca gente e sarà difficile, facendo un rapido conto, riuscire in poco tempo a risanare i debiti accumulati durante la chiusura". 

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I clienti: "Bere il caffè al bar è una piacevole sensazione"

Ma cosa pensano i clienti di queste riaperture? Per alcuni è sinonimo di ripresa delle vecchie abitudini: "Prendere il caffè al bar è come quando una incontra nuovamente una donna dopo tanto tempo - commenta Marco -, dà una sensazione di ritorno alla vita quotidiana". Michela con il suo pezzo e cappuccino in tazza commenta così: "Un segno di normalità, con le dovute limitazioni ma piano piano tornerà ad essere tutto come prima". Stessa linea anche per Sara: "Un piccolo passo in avanti, è piacevole riprendere le vecchie abitudini che in questi mesi erano sparite". 

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