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Cronaca

Associazione Evelina De Magistris: "Carla Bardocci Billeri era una persona forte e sensibile"

Il ricordo dell'ex assessore all'Istruzione scomparsa il 10 agosto: "Le sue battaglie per le donna un esempio per tutti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LivornoToday

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte dell'Associazione Evelina De Magistris in ricordo dell'ex assessore all'Istruzione Carla Bardocci Billeri scomparsa il 10 agosto. 

Ci stringiamo forte a Giuditta e alla famiglia nel ricordo di Carla Bardocci Billeri, una amica ed una compagna per molte di noi, che con lei abbiamo condiviso il pensiero e la pratica politica del femminismo. Come avvocato ha unito a una solida competenza una grande capacità di ascolto, attenzione, accompagnamento delle persone in difficoltà che a Lei si rivolgevano, ed ha indicato, soprattutto alle giovani avvocate, una strada ed una modalità nuove di interpretare e esercitare la professione. L'attività di assessore all'Istruzione è stata per lei impegnativa per questa comprensione della serietà delle questioni che riguardano la vita delle persone in carne e ossa e la consapevolezza dei limiti dell'intervento possibile.

Insieme abbiamo lavorato nel 1984 per dare vita e sostanza al Centro Donna, luogo di incontro, scambio, cultura, pratica politica delle donne, caratterizzandolo come il frutto della decisione di tante donne di impegnarsi insieme. a partire dal proprio desiderio politico, senza vincoli di rappresentanza, partitica, sindacale, associazionistica e così via. Una esperienza “originale”, sostenuta e fatta propria dalla amministrazione comunale di allora. Una delle attività del Centro era quella dell'orientamento legale, o meglio della pratica politica della consulenza, a cui Carla si è dedicata con passione: una occasione di supporto a tante donne che attraversavano difficoltà familiari o lavorative, in relazioni libere , di informazione sui diritti, sui modi di farli valere, sempre a partire dalle esigenze reali della persona, con le sue specifiche caratteristiche e particolarità.

Fu proprio grazie al gruppo della consulenza, che nel 1985 il Centro Donna, soggetto istituzionale, si costituì parte civile in un processo per stupro. Carla, quando come assessore ebbe la delega anche per il Centro Donna, visse questa esperienza in prima persona, presente alle riunioni, agli incontri ed alla elaborazione degli indirizzi programmatici che veniva condotta collettivamente, non facendo "pesare" il suo ruolo, ma dando, con la sua presenza, l'idea di una volontà partecipante da parte dell'Amministrazione. Sono solo esempi dell'impegno di Carla nel sostenere i diritti e la libertà delle donne , con sguardo amorevole e profondo alla globalità dei problemi, sempre in una prospettiva ampia di crescita delle persone e delle relazioni. Una donna forte e sensibile, che comunicava vicinanza e sicurezza, gioiosa negli affetti. La ricordiamo nella luce dell'Ardenza, con affetto e gratitudine immensa.
 

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