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Cronaca

Rifiuti, Nogarin: "RaRi e Lonzi devono traslocare"

L'annuncio del sindaco dopo il sopralluogo effettuato dalla commissione regionale d'inchiesta sulle discariche poste sotto sequestro

"Se RaRi e Lonzi vorranno riaprire le loro attività sul territorio comunale di Livorno dovranno investire milioni di euro per mettere a norma i loro impianti, adottare le migliori tecniche disponibili volte a mitigare gli effetti nocivi sul territorio circostante e soprattutto dovranno traslocare in altre aree. Lo prevede il piano strutturale che abbiamo adottato lo scorso luglio". Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin interviene così, a poche ore dal sopralluogo, effettuato nella mattinata dell'11 febbraio, dalla Commissione regionale d'inchiesta sulle discariche poste sotto sequestro presso le sedi della RaRi e della Lonzi.

"Il mio consiglio ai nuovi imprenditori interessati a rilevare RaRi e Lonzi è quello di cercare altre aree per trasferire questi impianti - aggiunge Nogarin -. Quelle attuali, infatti, così come previsto dal piano strutturale e come verrà prescritto dal piano operativo allegato, sono destinate una allo sviluppo di attività artigianali non inquinanti. L'altra, quella su cui sorge Lonzi, all'economia agricola. Come Comune siamo pronti a fare da tramite tra i nuovi imprenditori e i proprietari di una vasta area a vocazione produttiva che si trova a nord di Livorno. Sto parlando dell'area ex Trw. Ma sia chiaro: questa è una trattativa privata, che noi siamo disponibili ad agevolare nell'interesse dei cittadini di Livorno".

"Allo stesso tempo - conclude il sindaco -, mi auguro che i rifiuti che sono abbandonati da quasi un anno nei piazzali delle due imprese, in particolare quelli della Lonzi che sono in balia delle intemperie, possano essere rimossi e le condizioni ambientali ripristinate al più presto. Se non posso farlo i privati, dovrà farlo l'ente preposto a questo tipo di attività. Cioè la Regione". 

La posizione di Giannarelli

Al sopralluogo effetuato a RaRi e Lonzi nella mattinata dell'11 febbraio era presente il presidente dalla commissione regionale d'inchiesta sui rifiuti Giacomo Giannarelli (M5s): "In Toscana servono impianti - ha commentato - che gestiscono i rifiuti speciali pericolosi innovativi e a basso impatto ambientale. E' compito della politica adottare scelte responsabili per la salvaguardia dei cittadini". Sulle possibili acquisizioni da parte di società terze, il consigliere regionale pentastellato ha le idee chiare: "Questo farebbe sì che possano essere fatti degli investimenti migliorativi sotto il profilo ambientale. Ovviamente, la priorità sarebbe riassumere tutti quegli operai che hanno perso il posto di lavoro".

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