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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti-Zero dopo il passo indietro del Comune: "Salvetti non ha rispettato i patti, la giunta 'fugge' il giorno prima dell'espulsione"

Il coordinamento sull'uscita dalla rete dell'amministrazione labronica: "Si auto squalificano accampando scuse ridicole. Li ringraziamo per averci risparmiato la necessità di dover trasmettere la lettera di espulsione"

A poche ore di distanza dalla notizia del passo indietro del Comune di Livorno rispetto all'adesione al coordinamento Rifiuti-Zero, la rete di associazioni ha risposto punto per punto a quanto affermato dall'amministrazione labronica, che aveva spiegato come l'uscita fosse stata causata tra le altre cose dal fatto di ritenere "impossibile proseguire con chi intende dettare scelte politiche e amministrative". Con tanto di "attacchi del tutto strumentali e offese gratuite", specificando che "non si tratta di una scelta legata alla chiusura dell'inceneritore".

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"Vorremmo ringraziarli - hanno scritto dal coordinamento - per averci risparmiato la necessità di dover trasmettere la lettera di espulsione, dopo la diffida rimediata a metà febbraio, visto che si sono auto-squalificati, facendo gli offesi e accampando scuse ridicole, tuttavia facciamo sommessamente notare che la delibera di adesione alla strategia rifiuti-zero è stata approvata nel 2010 dall'intero consiglio comunale, maggioranza e opposizioni unite, quindi non dovrebbe essere un semplice comunicato stampa del sindaco e della giunta a ribaltare una decisione unanime del Consiglio: la vicenda meriterebbe un dibattito approfondito in aula, anche se comprendiamo la difficoltà di Salvetti ad affrontare un simile confronto".

"L'uscita dalla Rete rappresenta una grave esautorazione dell'assemblea degli eletti"

Per le associazioni infatti l'uscita dalla Rete avviene "un giorno prima della scadenza del mese di tempo che proprio loro avevano chiesto in extremis al presidente di Zero Waste, Rossano Ercolini, per evitare di essere espulsi dopo il loro clamoroso voltafaccia sullo spegnimento dell'inceneritore". Una mossa che per Rifiuti-Zero rappresenta "una grave esautorazione dell'assemblea degli eletti, da parte di una cerchia di nominati dal 'principe'".

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Uno scontro vero e proprio dunque, con Rifiuti-zero che sottolinea: "Invece di rispondere nel merito - sottolineano -, perché evidentemente non hanno argomenti per farlo, il sindaco e la giunta tentano di scatenare una rissa "sentimentale", lanciando accuse a vanvera e comportandosi come quei bambini che si portano via il pallone se l'arbitro fischia troppi falli". E nel merito la rete di associazioni intende quali posti di lavoro, bandi di concorso e diritti dei lavoratori. "Non comprendiamo lo stupore e il fastidio del sindaco quando ci vede affrontare certi argomenti - spiegano -, visto che abbiamo già avuto occasione di occuparci, con denunce pubbliche ed esposti alla magistratura".

"La differenziata è crollata ed è stata approvata la richiesta di proroga dell'attività dell'inceneritore"

"Dopo 4 anni le chiacchiere purtroppo lasciano il tempo che trovano - incalzano quindi da Rifiuti-zero -. Il Comune di Livorno si presenta ai cittadini con una raccolta differenziata che è crollata del 7%, un caso più unico che raro, inoltre ha approvato ufficialmente la richiesta di proroga dell'attività dell'inceneritore, tradendo le promesse elettorali nonostante le condizioni poste dal sindaco per chiudere l'impianto siano state rispettate".

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"Salvetti - aggiungono - non è stato obbligato a firmare il protocollo rifiuti-zero, lo chiedemmo a suo tempo a tutti i candidati a sindaco ma solo in tre si presentarono, lui compreso. Non se la prenda quindi se è stato diffidato e poi gli è toccato auto-espellersi, si tratta semplicemente del fatto che non ha rispettato i patti, che ha sottoscritto di sua spontanea volontà. Sono molte le grandi città che fanno parte della comunità Rifiuti Zero, non solo Parma e Napoli ma anche vari altri comuni sopra i 100mila abitanti e decine di capoluoghi di provincia, ma non è una vetrina gratuita per prendere voti in campagna elettorale - concludono -: vengono assunti degli impegni che poi vanno rispettati. Salvetti non lo ha fatto".

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