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Cronaca Piombino

Rigassificatore a Piombino, il sindaco Ferrari replica a Nardella: "Non sa quel che dice"

In un'intervista il primo cittadino di Firenze ha dichiarato di "non arrendersi alla cultura del no perché ha fatto tanti danni", paragonando l'attuale vicenda alla situazione della diga al lago di Bilancino. Parole che hanno indignato il primo cittadino piombinese: "Il processo di sviluppo della città non è merce di scambio"

"Nardella sul rigassificatore non sa quel che dice". La replica del sindaco di Piombino Francesco Ferrari alle affermazioni del 'collega' di Firenze, Dario Nardella, apparse in un'intervista a Il Tirreno martedì 5 luglio, non tarda ad arrivare. Nardella infatti rispondendo alle domande sulla questione dell'ipotesi dell'arrivo della nave Golar Tundra al porto livornese ha paragonato la situazione attuale alla costruzione della diga del lago di Bilancino, che "ha permesso a tanti toscani di poter affrontare la lunga siccità". Il sindaco di Firenze ha aggiunto di "non arrendersi alla cultura del no, che ha fatto tanti danni". 

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Parole che non sono certo passate inosservate a Piombino, con il sindaco Ferrari, impegnato in questi giorni insieme ai cittadini in una costante lotta all'ipotesi del posizionamento della nave gasiera in porto, che ha replicato: "Le dichiarazioni del sindaco di Firenze - ha detto - sono quanto di più distante ci possa essere dalla realtà piombinese e dimostrano ancora una volta l'ignoranza che c'è ai vertici riguardo ciò che accade nelle periferie della regione. Innanzitutto, il paragone con la diga di Bilancino è ridicolo: i due interventi non hanno nulla a che vedere l'uno con l'altro come non ce l'hanno i due schieramenti contrari ai progetti. Il no di Piombino, sia chiaro, è un no compatto che include la politica, le realtà economiche del territorio e i cittadini. E non si tratta di barricate, come dichiara il sindaco Nardella, ma di una posizione ben ponderata che si basa sulle profonde criticità che quel progetto comporterebbe per la città".

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"Ma Nardella conosce Piombino? La città è stanca di essere la ruota di scorta della regione"

"Il sindaco Nardella - ha proseguito Ferrari - continua ad accusare Piombino di essere nimby, di fare parte dello schieramento del no a prescindere, ma Nardella conosce Piombino? Sa quanto la città ha pagato in termini ambientali ed economici in favore della Toscana e del Paese? La città è stanca di essere la ruota di scorta della regione, di tenersi in casa ogni genere di progetto dannoso in nome di promesse di infrastrutture mai realizzate. E ora Nardella ha il coraggio di riproporre il solito ricatto ben noto ai piombinesi affermando che se non ci prendiamo anche questa ennesima disgrazia per la città nessun governo riaprirà mai il capitolo sullo sviluppo".

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"Ma esattamente - ha proseguito - Piombino cosa ha in meno di tutte le altre città della regione? Perchè i piombinesi sono considerati cittadini di serie B? Se questo è il meccanismo, Firenze, per fare un esempio, cosa ha dato in cambio delle infrastrutture, di una sanità all'avanguardia e della salubrità del territorio di cui dispone? Piombino, in decenni di crisi, non ha ricevuto niente e, senza alcun aiuto, sta risollevando le sue sorti aprendosi a nuove tipologie di imprenditoria che questo rigassificatore rischia di mettere a repentaglio". "Davanti a tutto questo e senza titoli che gli diano autorità sulla specifica questione, il sindaco di Firenze legittima il meccanismo secondo il quale se Piombino rifiuta il rigassificatore è corretto amputare ogni progetto di sviluppo che, mi sia concesso, è un diritto e non una merce di scambio. Inoltre - conclude Ferrari -, vorrei ricordare a Dario Nardella che la Regione è da sempre governata dal partito di cui fa parte e che Piombino lo è stata fino a tre anni fa, quando i cittadini hanno scelto una nuova strada. Se nulla di quanto promesso è stato fatto di chi è la responsabilità? Si interroghi su questo il sindaco di Firenze perché se mira alla presidenza della Regione certamente sta sbagliando approccio".

Fratelli d'Italia: "Paragonare il rigassificatore al lago di Bilancino è come paragonare Nardella a un buon amministratore"

Anche Lega e Fratelli d'Italia, tramite i consiglieri Landi e Torselli, sono intervenuti sulla questione. "Secondo fonti autorevoli - ha scritto Landi, consigliere regionale della Lega - nei giorni scorsi Snam avrebbe presentato al commissario Eugenio Giani l'istanza di autorizzazione per la realizzazione dell'impianto di rigassificazione nel porto di Piombino, dando così il via ai 120 giorni necessari per la chiusura del procedimento autorizzativo. Inaccettabile che Piombino e la Toscana debbano venire a conoscenza di questa notizia dalla stampa e non dal Commissario stesso. Ricordiamo a Giani che prima di essere stato investito di questa carica è il presidente di tutti i cittadini della Toscana, compresi i piombinesi e gli abitanti di tutta la Valdicornia".

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Torselli, capogruppo di FdI in consiglio regionale, invece ha sottolineato che "se la priorità del sindaco Nardella è trovare un posto al sole entro la scadenza del mandato, si dimetta e lasci spazio a elezioni anticipate perché Firenze ha bisogno di un sindaco che se ne occupi. Paragonare il rigassificatore - ha aggiunto - al lago di Bilancino è come paragonare Nardella a un buon amministratore. Se ritiene che il lago sia la salvezza di Firenze e che il Mugello sia così fondamentale per scongiurare che la città rimanga senza acqua, perché non propone uno sconto in bolletta per gli abitanti di questo territorio Quando avrà definitivamente convinto il suo partito a non ricandidare Giani nel 2025, se i toscani - speriamo di no - gli vorranno consegnare le chiavi del Palazzo del Pegaso, allora avrà tutto il tempo di parlare di Piombino. Ma siamo certi - ha concluso - che se arriverà in Regione, al massimo lo farà da consigliere di minoranza".

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