Rigassificatore Piombino, Giani in visita al cantiere Snam: "Al lavoro spediti e in sicurezza"

Il 40% dei lavori è già concluso e a maggio, se tutto andrà come da programma, il rigassificatore di Piombino potrebbe entrare in funzione. Sono queste le date cerchiate in rosso sul calendario del presidente della Regione, Eugenio Giani, che nella mattinata di giovedì 26 gennaio ha effettuato un sopralluogo sui cantieri per il prossimo arrivo della nave Golar Tundra nel porto di Piombino, pronta a rimanerci per 3 anni. Una visita che si è tenuta prima nella palude attorno al parco eolico dove la condotta che arriverà dal porto, passando sotto ad un braccio di mare di un chilometro e duecento metri, si allunga lungo il litorale per poi deviare ad angolo retto verso l'interno, e poi alla banchina est dello scalo livornese, dove ormeggerà la nave e il gas liquido a 172 gradi sotto zero tornerà gassoso e a temperatura ambiente. 

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"Tutto - ha detto Giani - sta procedendo per il meglio. I lavori e il posizionamento delle tubature stanno avvenendo in assoluta sicurezza, con opere di alta ingegneria", facendo poi un riferimento al tanto personale impiegato per questo tipo di intervento. Oggi infatti  nel cantiere operano più di 450 persone, tra appalto e subappalti, con quaranta addetti dedicati alla direzione dei lavori.  Ventuno sono le ditte subappaltatrici – tre della provincia di Livorno e sette della Toscana – e 147 i fornitori , di cui ancora 27 del livornese e 35 toscani.  Attualmente risiedono sul posto più di trecento lavoratori in trasferta. "È evidente che tutto questo ha un impatto positivo sul sistema economico, l'indotto e l'occupazione: tutta forza lavoro che si riversa su Piombino e la Toscana".

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Il governatore: "Nella rete nazionale verranno immessi 5 miliardi di metri cubi di gas all'anno"

Giani durante la visita a Piombino ha spiegato che dal momento in cui la nave entrerà in funzione consentirà di immettere 5 miliardi di metri cubi di gas all'anno. "Una boccata di ossigeno - spiega - per il fabbisogno energetico dell'Italia che ridurrà così drasticamente la propria dipendenza dalle forniture russe. Dopo un anno arriverà anche il rigassificatore di Ravenna. Ma possiamo dire che Piombino e la Toscana in questo momento stanno dando molto all'Italia". Per Giani arriveranno ben presto anche vantaggi per la cittadina livornese, la cui banchina "trova finalmente una sua vocazione, che rende un servizio fondamentale a tutti gli italiani".

"La strada che dovrà arrivare al porto - aggiunge -, la possibilità di operare sulla bonifiche con la strada di cantiere provvisoria, in terra battuta, che è stata costruita per il tubo del gas e che potrà aiutare ad entrare in zone altrimenti paludose, e poi gli sconti in bolletta e le energie rinnovabili costituiscono un volano di sviluppo che questa attività porta in termini di lavoro, innovazione e prospettive in una città che vuole presto veder rilanciato anche il polo siderurgico". Intanto al porto si lavora a tamburo battente. Si allestiscono le fondazioni della torre alta venticinque metri, circa la metà dell’altezza della nave, che dovrà sorregere le manichette. Si prepara la strada per il passaggio della tubatura e le opere necessarie al sistema anticincendio e di gestione dell’impianto: cinquecento segnali e parametri saranno scambiati, una volta operativa, tra nave e sala di controllo.  E già si pensa anche all’organizzatrice delle entrata e uscita delle navi gasiera del porto, che potrebbe avvenire di notte per evitare di creare intralcio alle altre attività