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Cronaca Ardenza mare / Viale Nazario Sauro, 12

Stombamento Rio Maggiore, abbattuti pini e lecci. Lipu: "Ok la sicurezza, ma era necessario?"

Al via i lavori tra via Toti e viale Nazario Sauro, a ridosso con via Rodocanacchi. La protesta della Lega italiana protezione uccelli: "Non solo non si rispetta l'aviofauna, ma resta il problema principale: il 'tappo' alla foce"

Che la sicurezza dei cittadini debba venire prima di ogni altra cosa non si discute. No lo si può fare quando è ancora vivo il tragico ricordo della alluvione che a Livorno, nel settembre 2017, causò la morte di otto persone. Di fatto, con l'avvio del secondo lotto di lavori per lo stombamento del Rio Maggiore, nel tratto tra via Toti e viale Nazazio Sauro in prossimità con via Rodocanacchi, sono riprese le polemiche. Quelle dei residenti, che non avrebbero ricevuto neppure la comunicazione dell'aperttura dei cantieri, e quelle della Lipu. Che, non discutendo sulla necessità di mettere in sicurezza i rii, chiede comunque il rispetto dell'aviofauna e di ecosistemi da preservare. "Cosa che non è stata fatta - denuncia Cecilia Giorgetti, delegata della sezione Lipu Livorno - con l'abbattimento degli alberi e di altra vegetazione in un periodo in cui la nidificazione degli uccelli è ancora in corso".

Taglio alberi stombamento rio Maggiore-2

"Si possono già vedere enormi cumuli di tronchi tagliati, in particolar modo pini e lecci - dice Giorgetti -. Ma se lo stombamento dei corsi d'acqua può avere un senso in generale, e la gestione adeguata dei corsi d'acqua è opportuna anche per ragioni di sicurezza idraulica (pur dovendo integrare la tutela degli ambienti fluviali), poco si comprende l'utilità dell'intervento in questo contesto, considerando che riteniamo difficile risolvere il problema del 'tappo finale' dello sbocco a mare del Rio Maggiore. Avrà quindi valso la pena sacrificare questo patrimonio ecologico e naturalistico?".

"Dispiace - conclude Giorgetti - che, mentre in questi giorni a un convegno regionale organizzato dalle istituzioni si parlava proprio del valore del verde urbano per il miglioramento della salute dei cittadini, i progetti che comportano l'abbattimento degli alberi non si fermano, neppure a Livorno. E dispiace ancor di più che non vengano rispettate le prescrizioni del regolamento comunale del verde pubblico e privato, che chiedono di posticipare dopo la fine di luglio eventuali interventi di taglio delle piante, proprio per non interferire con la riproduzione dell'avifauna. Purtroppo dopo tanti anni di denunce e segnalazioni continuiamo ancora ad attendere una seria e lungimirante politica di salvaguardia di un ambiente sempre più fragile e compromesso dalla cementificazione che avanza".

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