Assistenti tecnici per la guardia medica, a rischio 8 posti di lavoro: "L'Asl mortifica la nostra professionalità"
In vista dell'internalizzazione del servizio e a pochi giorni dalla pubblicazione del bando di concorso sindacati e dipendenti di Esculapio lanciano l'allarme: "Fondamentale salvaguardare la dignità del personale coinvolto"
"Un'internalizzazione selvaggia e non ragionata, che politicamente reputiamo gravissima nel merito e nel metodo e che denota l'assoluta mancanza di sensibilità alla tutela dell'occupazione e scarsa attenzione al mantenimento della qualità del servizio". La denuncia arriva direttamente dalla Fp Cgil Pisa e Livorno e riguarda il bando pubblicato da Estar nei giorni scorsi per assumere assistenti tecnici destinati alla centrale operativa del numero unico 116-117 nell'Asl Nord Ovest, preposto a gestire le chiamate per la guardia medica e altri servizi sanitari territoriali non urgenti. Un servizio che, attualmente, è in appalto a Esculapio "gestito - spiegano dal sindacato - con personale proprio e che con l'internalizzazione ora rischia concretamente di perdere il posto di lavoro".
"Nella centrale operativa - prosegue il sindacato - lavorano 8 unità di personale che negli anni hanno garantito con professionalità la funzionalità del servizio per i cittadini delle province di Pisa e Livorno". Per il sindacato infatti il bando di concorso pubblicato alcuni giorni fa "non valorizza assolutamente l'esperienza che il personale ha maturato in questi anni e questo bagaglio di competenze che poteva e doveva essere conservato e valorizzato mettendolo a sistema. Per scelta della direzione aziendale -aggiungono- rischia invece di essere disperso, insieme ai lavoratori". Una situazione che il sindacato definisce "paradossale", "in quanto - sottolineano - il personale coinvolto sarebbe stato molto più tutelato in un normale cambio di appalti tra soggetti privati". L'obiettivo di Fp Cgil è promuovere ogni iniziativa utile a salvaguardare l'occupazione e la dignità del personale coinvolto.
"Nel bando non sono stati inseriti elementi che valorizzino la nostra professionalità, e le nostre competenze
I dipendenti di Esculapio e Croce Rossa hanno preso carta e penna e hanno scritto al governatore Giani, all'assessore Bezzini e alla direttrice Asl Casani. "Sapevamo - hanno scritto - che avremmo potuto trovarci di fronte ad alcuni problemi in caso di un cambio di gestione come quello che sembrerebbe accadere in futuro non avremmo mai creduto che potesse accadere in queste modalità". I dipendenti infatti, venuti a conoscenza del bando di gara che prevede l'internalizzazione del servizio, sono rimasti attoniti. "Abbiamo capito - hanno proseguito - che non sono stati inseriti elementi che valorizzino la nostra professionalità e le nostre competenze che con dedizione in questi anni abbiamo messo a servizio dei cittadini".
"Questa scelta - scrivono ancora - ci delude umanamente e ci mortifica professionalmente, facendoci pensare inoltre che la mancanza di suddetti elementi valorizzanti sia dovuta al mal funzionamento del nostro lavoro e sappiamo benissimo che questo non è il motivo. A questo punto i timori che portavamo dentro per i potenziali rischi occupazionali appaiono oggi molto più concreti di quanto non sembri, portandoci a pensare che tra non molto potremmo trovarci senza lavoro Alcuni di noi - proseguono - hanno famiglia, altri hanno deciso di fare spese importanti come una casa, altri sono figli di famiglie monoreddito". "A questo - hanno quindi concluso - si aggiunge un ulteriore rammarico, cioè quello dato dal fatto che se perderemo il nostro posto di lavoro è perché lo ha deliberato l'Asl, l'azienda con cui e per cui lavoriamo".