È morto il dottor Rolando Gagliardi, per 15 anni primario di Neurochirurgia. Il cordoglio dei colleghi: "Un vero maestro"
L'Azienda Usl Toscana Nord Ovest: "Con lui alla guida la neurochirurgia livornese è diventata un punto di riferimento regionale e poi nazionale"
Un cordoglio unanime per la perdita di un professionista esemplare. L'Azienda Usl Toscan Nord Ovest piange la scomparsa avvenuta nei giorni scorsi di Rolando Gagliardi, 77 anni, ex primario di Neurochirurgia dell'ospedale di Livorno dal 1997 al 2012. Quindici anni alla guida di un reparto che, sotto la sua direzione, si elevò ad eccellenza regionale adesso riconosciuta in tutto il Paese.
Nato nel 1945, Gagliardi si era laureato nel 1970 alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Messina. Iniziò la carriera come chirurgo generale in Veneto per trasferirsi dopo pochi mesi a Firenze come assistente di neurochirurgia nel reparto diretto dal professor Sergio Briani, lo stesso di cui fece parte Pasquale Mennonna, direttore per circa 30 anni della neurochirurgia di Careggi. Dopo circa 25 anni, nel 1997 è venuto a Livorno a dirigere il reparto già dei professori Crudeli e Cantini.
"Sotto la guida del dottor Gagliardi - scrive l'Asl - la neurochirurgia di Livorno è diventata un punto di riferimento per tutta la regione. Nel corso dei suoi 15 anni di direzione (1997-2012) vi è stato un progressivo incremento della attività chirurgica. Durante la sua direzione sono transitati dalla Neurochirurgia di Livorno decine di giovani specialisti che hanno portato in molte neurochirurgie italiane il ricordo di un vero maestro. Dopo la pensione aveva collaborato ancora per un anno, a titolo gratuito come consulente della direzione aziendale, per agevolare la transizione del reparto".
L’opera di Gagliardi, dunque, ha contribuito fortemente a realizzare le solide basi su cui poggia la attuale Neurochirurgia di Livorno che, sotto la guida del dottor Orazio Santonocito, ha oltrepassato i confini regionali, divenendo un punto di riferimento a livello nazionale. Alla moglie Anna Maria e ai figli Carlo e Antonio, con le rispettive famiglie, giungano le più sentite condoglianze da parte dell’Azienda USL Toscana nord ovest e di tutti i colleghi del presidio ospedaliero di Livorno.
