Livorno ricorda Rosaria Scaffidi, simbolo del no alla discarica al Limoncino: "Donna battagliera e determinata"

Determinata, una vera guerriera che anche dall'ospedale ha continuano nella sua lotta per dire no alla discarica al Limoncino. Ma anche un'ottima insegnante che adesso mancherà ancora di più a tutti quegli studenti che ha avuto, in particolare quelli del Cecioni dove per tanti anni ha insegnato francese. Ecco, Rosaria Scaffidi, scomparsa nella notte del 12 marzo a 74 anni, era tutto questo: sempre pronta a lottare per i diritti altrui fino a quando non le veniva dato ragione. E così è stato soprattutto per la battaglia contro l'impianto all'ex cava di monte La Poggia che l'ha vista in prima linea per una decina di anni tanto da diventare un simbolo del comitato di cui era portavoce. 

Siciliana di nascita, ma ormai a tutti gli effetti una livornese doc, Rosaria, come testimoniato in una delle ultime ultime conferenze stampa, ha sempre spronato quelli che ormai definiva i suoi concittadini a combattere per la propria salute. Quegli stessi concittadini che, in più occasioni, ha bacchettato per non esporsi in prima linea contro la discarica durante le numerosissime manifestazioni per chiederne la chiusura. Le sue parole a inizio marzo sembrano quasi essere un testamento per le future generazioni: "Di cosa sarà della popolazione non frega nulla a nessuno - disse a inizio marzo -, i cittadini devono prendere conoscenza di cosa sta accadendo qui perché non hanno fatto nulla di male per avere questa croce sulla testa". Adesso che Rosaria non c'è più, il comitato, che oggi la ricorderà con un pranzo sociale alle 11 davanti alla discarica, continuerà la sua battaglia: "La sua sarà una perdita incolmabile - fanno sapere -, ci lascia una guerriera che ha sempre spronato tutti. Da oggi saremo ancora più forti contro questa ingiustizia". 

(nella pagina seguente il ricordo del mondo della politica)