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Cronaca

Saldi estivi al via, date e regole per gli acquisti

Prendono il via sabato 3 luglio gli sconti in tutta la Toscana. Secondo le previsioni di Confcommercio ogni famiglia sul territorio provinciale spenderà in media 150 euro

Prenderanno il via nella giornata di oggi, sabato 3 luglio, i saldi estivi 2021. Sconti che dureranno fino alla fine del mese di agosto. Secondo l'ufficio studi nazionale di Confcommercio sul territorio di Livorno si stima che ogni famiglia spenderà in media 150 euro. "Veniamo da un lungo periodo di chiusure, restrizioni, stipendi ridotti, risparmio forzato e smart-working - ha detto il direttore provinciale di Confcommercio, Federico Pieragnoli -. C'è grande voglia di tornare alla normalità, e dopo un lungo periodo di rinunce saranno tanti i consumatori che cercano l'affare".

Pieragnoli (Confcommercio): "Dopo la sbornia dell'e-commerce verranno privilegiati gli esercizi di vicinato"

"Per quanto riguarda le previsioni di spesa - ha aggiunto -, secondo il nostro ufficio studi nazionale la spesa stanziata per i saldi da ogni famiglia italiana è di 171 euro. Nella provincia di Livorno stimiamo si fermi ai 150 euro. Qualcuno - spiega - si concentrerà sui capi necessari per il lavoro, qualcuno sulle cerimonie finalmente in arrivo. Altri vorranno legittimamente una pur piccola gratificazione dopo i sacrifici, un capo per iniziare nuovamente a uscire e incontrare persone. In ogni caso dopo la sbornia dell'e-commerce verranno privilegiati gli esercizi di vicinato. Certo per una vera ripresa del settore - ha concluso - serviranno altri interventi governativi e serietà nell'introduzione di un'imposta minima globale sui ricavi dei colossi del web".

Gli obblighi del commerciante e i casi in cui è prevista la sanzione

Confcommercio ricorda le regole da rispettare, ovvero l'obbligo da parte del commerciante di esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata. Il negoziante deve accettare il pagamento con carta. Le sanzioni, invece, sono previste per merce in saldo senza cartellino del prezzo, dove deve essere indicato il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo finale; saldi fuori dal periodo; mancata separazione dei prodotti in saldo da quelli a prezzo pieno; indicazioni obbligatorie poco visibili, che potrebbero ingannare il consumatore; pubblicità ingannevole per il consumatore inerente la svendita in atto.

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