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Cronaca

Quercianella, si tuffa tra le onde e salva un uomo caduto in mare: "Non c'era tempo da perdere, ma non sono un eroe"

Parla Stefano Musumeci, protagonista del salvataggio al moletto: "Conosco bene questo posto, mi sono messo bene il costume e mi sono buttato in acqua. Altre due persone del circolo nautico mi hanno aiutato ed è andato tutto bene"

Non vuole passare da eroe perché il suo è stato un gesto istintivo, in uno specchio d'acqua che conosce alla perfezione. Di fatto, però, senza quel tuffo immediato tra le onde, la caduta accidentale in mare di un 48enne avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia. Ad evitarla, la prontezza e il coraggio di Stefano Musumeci, 47enne livornese protagonista nella mattinata di ieri 4 novembre del salvataggio di una persona che era stata travolta da un'onda mentre camminava sulla scogliera del moletto di Quercianella. "Per fortuna la corrente non lo aveva ancora trascinato troppo al largo - racconta Musumeci a LivornoToday - altrimenti sarebbe stato molto più complicato. E comunque eravamo in tre a soccorrerlo, ognuno ha fatto la propria parte". La sua, ad ogni modo, quella risolutiva. "Conosco alla perfezione Quercianella, quel tratto di mare e le sue correnti. E, come faccio quasi quotidianamente - continua -, stavo andando a fare una nuotata. Quando sono arrivato ho visto un amico del circolo nautico di Quercianella che correva a prendere un salvagente, un ragazzo con la muta e un uomo in mare che credevo si fosse avventurato a fare un bagno. Quando invece mi hanno detto che era caduto con i vestiti addosso, mi sono detto che non c'era tempo da perdere. Ho messo il costume e mi sono buttato".

"Non sono un bagnino ma sono cresciuto nuotando in questo tratto di mare - continua Musumeci -, altrimenti non sarebbe stato semplice. Per fortuna quell'uomo era cosciente, non aveva particolari ferite e, pur parzialmente sotto shock, si è dimostrato collaborativo. Afferrato con una presa da salvamento, sono riuscito a riportarlo dentro il molo e insieme all'altro ragazzo lo abbiamo tirato su, aiutati anche da un'altra persona che aveva prontamente lanciato il salvagente anulare. Alla fine tutto si è risolto nel migliore dei modi, non mi sono neppure accorto dell'arrivo dell'ambulanza, ma se fosse stato trascinato più a largo di quei 15 metri non so come sarebbe stato possibile intervenire. Se mi ero già trovato in situazioni simili. Qualche volta, ma in piena estate e giusto per dare una mano a qualche surfista finito sugli scogli. Ma non dite che sono un eroe, c'erano le condizioni per poter aiutare quella persona in difficoltà e non ci ho pensato due volte",

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