rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sanità | Le novità in Toscana: liste di attesa, medici di famiglia e guardia medica. Ecco cosa cambia

Il governatore Eugenio Giani e la sua giunta hanno approvato una serie di misure volte a migliorare aspetti molto importanti dell'attuale sistema

Dalle misure adottate per accorciare i tempi delle liste di attesa per le prestazioni chirurgiche ed ambulatoriali ad un pre-accordo con la medicina generale per fronteggiare la carenza di medici di assistenza primaria nelle aree interne e disagiate che autorizza ad innalzare, su base volontaria, il massimale di assistiti a 1800. E poi c’è il finanziamento e il via libera al progetto di una centrale operativa regionale che, sul modello di quella per il 112, attraverso il numero europeo armonizzato 116117 dovrà gestire le richieste di assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti. Si tratta di un pacchetto di misure adottate della giunta toscana, illustrate poi dal governatore Eugenio Giani e dall'assessore alla Salute, Simone Bezzini. 

Corsi Oss 2023, 330 posti disponibili per diventare operatore socio sanitario: come fare domanda

"La sanità pubblica ha bisogno di più risorse nazionali - hanno spiegato Giani e Bezzini –. Come Toscana non stiamo comunque ad aspettare e siamo al lavoro, per quanto di nostra competenza e possibile, per diffondere buone pratiche e mettere in campo tutte quelle riforme ed innovazioni in grado di migliorare i servizi erogati e garantire la sostenibilità del servizio sanitario pubblico".

Liste di attesa, gli strumenti per ridurre i tempi: un manager che vigilerà e acquisto di prestazioni dal privato convenzionato

Due, riguardo questo aspetto, i provvedimenti della giunta. Con la prima delibera si individua un coordinatore, un medico con formazione manageriale per ogni azienda, nominato dal direttore generale su proposta del direttore sanitario, che dovrà vigilare sulla gestione delle liste di attesa. "Si tratta di una grande novità - commenta Giani – perché ci consentirà di intervenire in modo più tempestivo e con azioni ancora più efficaci nel dare risposta ai bisogni dei cittadini". "Per non essere costretti ad intervenire sempre a posteriori era necessario un governo continuativo delle liste di attesa – aggiunge Bezzini -, con un’attenzione quotidiana tra domanda ed offerta. E la nomina di questi nuovi responsabili serve a questo".

Sanità, al via la riforma in Toscana: come cambiano i servizi di pronto soccorso, 118, guardia medica, cup e ospedali di comunità

La seconda delibera permetterà invece di impiegare le risorse autorizzate dal Milleproroghe, di recente approvato dal Parlamento, per contenere le liste di attesa: per la produttività aggiuntiva degli specialisti ad esempio o l’acquisto di prestazioni dal privato convenzionato, in deroga ai tetti di spesa. Non si tratta di risorse aggiuntive, ma di una parte del Fondo sanitario nazionale pari allo 0,3 per cento, che per la Toscana vale 23 milioni di euro, di cui 10 saranno destinati all’attività chirurgica e tredici a quella ambulatoriale: uno strumento in ogni caso che permetterà maggiore elasticità. Ogni azienda, entro il 30 aprile 2023, dovrà adottare il piano di rientro nei tempi massimi di attesa: per gli interventi chirurgici programmati e per le visite e le prestazioni diagnostiche ambulatoriali, dove i settori con maggior sofferenza sono stati nel 2022 cardologia, dermatologia, ortopedia e otorinolaringoiatra ed ecografie, risonanze magnetiche ed endoscopia (ma non le Tac). In parallelo si lavora sull’appropriatezza delle prescrizioni, ovvero vigilare sul corretto utilizzo dei codici di priorità od evitare la sovrapposizione tra prime visite e visite di controllo, che hanno percorsi differenti. 

Medici di famiglia, deroga speciale per arrivare ad accogliere fino a 1.800 assistiti. Numero unico per la continuità assistenziale

In questo caso la delibera approvata prende spunto dal problema che, in alcuni territori, ci sono medici di medicina generale che vanno in pensione e non si riesce a sostituirli. Per agevolare l’adeguata copertura territoriale del servizio di assistenza primaria da parte dei medici di famiglia, nelle more dell’accordo collettivo nazionale che seguirà, si è deciso di dar corso intanto ad un pre-accordo, condiviso nella riunione del comitato regionale di medicina generale del 2 marzo scorso, in base a cui i medici di famiglia disponibili ad arrivare fino a 1.800 assistiti – oggi il limite è di 1.500 – potranno godere di un’indennità per l’infermiere di studio. La deroga, su base volontaria, si applica solo ai medici che operano nelle forma associative della medicina generale. Le aziende sanitarie dovranno anche predisporre una revisione degli ambiti territoriali e delle aree disagiate e disagiatissime, previa interlocuzione con le organizzazioni sindacali.

La Regione inoltre attiverà anche una centrale unica operativa regionale a cui rivolgersi chiamando il numero europeo armonizzato 116117. Il progetto è stato assegnato per il suo sviluppo all’Asl Toscana Centro, che già gestisce la centrale regionale del 112 (e il servizio sarà svolto non a caso in stretta sinergia con la centrale del 112: condividerà anche gli stessi locali, a Firenze nel presidio Palagi). Serviranno dai cinque ai sette mesi perché sia operativo ed ottenere nel frattempo il via libera dal ministero. E non sarà solo il numero guardia medica. Sarò un riferimento, attivo per tutte le ore del giorno e per tutti i giorni della settimana, a cui rivolgersi per la presa in carico da parte del servizio sanitario, arricchito nel tempo di ulteriori funzioni. Il cittadino potrà infatti rivolgersi al 116117 per richiedere assistenza e prestazioni non urgenti ma anche come supporto per chi è affetto da patologie croniche o per i soggetti fragili a domicilio, magari attraverso teleconsulto.I medici di continuità assistenziale, valutati i bisogni del cittadino, potranno effettuare una consulenza da remoto, inviare un medico a casa o prestare assistenza in ambulatorio. Per la fase di avvio del progetto l’Asl Toscana Centro riceverà dalla Regione 4 milioni e 270 mila euro.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sanità | Le novità in Toscana: liste di attesa, medici di famiglia e guardia medica. Ecco cosa cambia

LivornoToday è in caricamento