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Cronaca Portoferraio

Sardine all'Isola d'Elba: "Questa la nostra risposta all'odio e alla discriminazione". Video

La risposta anti populista all'arrivo di Salvini a Portoferraio: "Siamo per un'Italia che rispetta i valori della Costituzione e i diritti civili"

Il popolo delle sardine all'Isola d'Elba

Si sono date appuntamento alle 12, a Portoferraio, in piazza Marinai d'Italia. Dove sono arrivate con striscioni e cartelli ma senza bandiere o vessilli politici. Perché la loro, dicono, vuole essere una risposta civile alla politica dell'odio e della discriminazione. Circa duecento sardine, meno di quante previste dall'evento Facebook, hanno manifestato all'Isola d'Elba sabato 30 novembre, giorno dell'arrivo a Portoferraio del leader leghista Matteo Salvini, in tour per la campagna elettorale in vista delle Regionali 2020.

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"L'iniziativa nasce da un gruppo di giovani che hanno deciso di seguire l'esempio di Bologna dalle sardine - spiega Pietro Gentili, uno degli organizzatori dell'evento 'L'Elba non si Lega' -, perché crediamo che il movimento delle sardine sia l'unica risposta che oggi si può dare all'odio e alla discriminazione come imperativi politici. Questo è un movimento pacifico, che non è contro qualcuno ma si pone per qualcosa di alternativo a ciò che viene visto come l'unica possibilità. Siamo per un'Italia che rispetto la Costituzione, i diritti civili. Per un'Italia e un'Europa accogliente, solidale e giusta".

"Siamo qui in nome della solidarietà, dell'accoglienza e del rispetto - aggiunge Alessia Del Torto -. C'è bisogno di dimostrare e condividere un sentimento positivo e il lavoro che abbiamo fatto e l'impegno di tanti giovani, anche qui all'Elba, è significativo. C'è una bella atmosfera e speriamo che ci sia anche in futuro".

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