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Cronaca Picchianti / Via Firenze

Sciopero trasporto merci, a Livorno adesione oltre il 90%: "La dignità non si consegna"

Corrieri e lavoratori nel settore della logistica e delle spedizioni hanno incrociato le braccia per il mancato rinnovo contrattuale. Del Moro (Filt Cgil): "Delusi e arrabbiati dopo aver servito il Paese dall'inizio della pandemia"

Corrieri, imprese di spedizione, logistica e supply chain, società collegate alle attività di e-commerce e ancora imprese cooperative di gestione o fornitura di servizi logistici connessi. In tutto, nella sola Toscana, circa 80mila lavoratrici e lavoratori del comparto Trasporto merci, Logistica e Spedizioni che, oggi 29 marzo, hanno aderito allo sciopero unitario nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil per difendere i propri diritti, a partire dal mancato rinnovo del contratto di lavoro nazionale, fermo al 2019. Perché "la dignità non si consegna", come recita lo striscione affisso in via Firenze, a Livorno, dove si è registrata un'adesione allo stato di agitazione con punte di oltre il 90% anche tra i corrieri (100% in Ups, oltre il 90% in Dhl e Tnt).

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Del Moro (Filt-Cgil): "Proposte irricevibili per chi ha dato tanto in questi tempi duri"

"Ci è stato chiesto di fare un passo indietro in questo periodo difficile - attacca Filippo Del Moro, sindacalista Filt Cgil -, ma il problema non è solo di natura economica. Le associazioni datoriali hanno richiesto sacrifici anche sul piano sociale, con proposte davvero inaccettabili. Uno sgarbo ulteriore per un mondo del lavoro che tanto ha dato in questi tempi duri di pandemia per consentire la continuità delle attività delle imprese, i rifornimenti dei beni di prima necessità e di consumo a tutta la popolazione, anche a rischio della personale incolumità. Siamo soddisfatti della grandissima partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori allo sciopero".

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Ricci (Uiltraporti Toscan: "Inaccettabile taglio del costo del lavoro"

"C'è stata una risposta straordinaria da parte dei lavoratori - spiega su FirenzeToday Lanfranco Ricci, segretario Uiltrasporti Toscana -. È inaccettabile il taglio indiscriminato del costo del lavoro chiesto dalle associazioni datoriali. Sono irricevibili le proposte di riduzione del pagamento della malattia, non pagamento delle festività cadenti di sabato e domenica, eliminazione della clausola sociale in caso di cambio di appalto, maggiori flessibilità per il personale viaggiante, riduzione del diritto di sciopero, utilizzo dello staff leasing (interinale a vita). Se non si troverà un terreno comune di confronto, continueremo con la mobilitazione. I diritti dei lavoratori non possono essere messi in discussione".

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