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Cronaca

Porto, da domani 10 giorni di sciopero dei lavoratori: "Nessuna intesa con le imprese, ora servono i fatti"

Lo hanno indetto unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti dopo il nulla di fatto registrato al tavolo di confronto di sabato mattina con le varie realtà del settore

Dieci giorni di sciopero dei lavoratori del sistema portuale a partire da domani, lunedì 12 settembre. Ciò che era stato annunciato adesso è realtà, in particolar modo dopo il 'nulla di fatto' registrato ieri mattina al tavolo di confronto tra sindacati, autorità portuale e rappresentanti delle imprese. "Al termine dell'incontro - hanno fatto sapere i sindacati tramite una nota - non è stata raggiunta nessuna intesa sui temi oggetto delle rivendicazioni avanzate dai lavoratori e pertanto Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno confermato lo sciopero annunciato nelle scorse settimane".

Lo sciopero scatterà alla mezzanotte di stasera e terminerà alle 23.59 di giovedì 22 settembre (i servizi essenziali, come previsto dalla normativa, saranno garantiti). Dal 12 al 20 settembre i lavoratori del sistema portuale livornese sciopereranno ogni giorno per 2 ore: in ognuno di questi giorni saranno organizzate due assemblee (una di mattina e l'altra di pomeriggio). La prima sarà dalle 9.30 alle 11.30 domani al varco Valessini, la seconda dalle 15.30 alle 17.30 in Darsena Toscana.

I sindacati: "Confronto non infruttuoso, ma le risposte che aspettavamo non sono arrivate"

"Il confronto non è stato infruttuoso - hanno aggiunto - I rappresentanti del mondo delle imprese e l'Autorità di sistema portuale hanno dimostrato di aver preso coscienza delle criticità illustrate dai sindacati. A tal proposito vogliamo ringraziare il come sempre puntuale e prezioso lavoro dell'authority nel cercare di ricomporre le controversie. Le promesse di dialogo avanzate dal mondo delle imprese però non bastano. Adesso servono i fatti".

I lavoratori infatti si aspettavano risposte concrete su sicurezza, salario e salute, ma queste non sono arrivate. "Pertanto - spiegano - si procederà con la mobilitazione annunciata nelle scorse settimane. Ci preme sottolineare che non è in atto nessuna 'guerra' contro il mondo delle imprese: i portuali stanno semplicemente e legittimamente rivendicando ciò che spetta loro. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si dichiarano pertanto disponibili, anche nel corso di questi giorni di sciopero, a sedersi nuovamente ad un tavolo per riprendere il dialogo".

Guerrieri: "Fatti enormi passi avanti, mi auguro non sia stato tempo perso"

Il presidente dell'Ap Guerrieri ha fatto sapere di essere amareggiato per l'esito del confronto. "Credo grazie al nostro lavoro di intermediazione, e alle proposte pervenute dalle associazioni datoriali, i lavoratori avessero già raggiunto un risultato positivo - ha detto -, con ampi margini di avvio di una trattava da sviluppare in tempi rapidi. In questi giorni erano stati fatti enormi passi in avanti nelle questioni della tutela e dell’organizzazione del lavoro in porto come mai si era verificato fino ad ora, e auspichiamo non sia stato tempo perduto".

"Al di là delle contestazioni espresse dalla parte datoriale sul metodo delle relazioni industriali scelto dai sindacati - ha aggiunto -, le rivendicazioni dei lavoratori hanno fornito uno stimolo positivo a inaugurare una nuova stagione di confronto tra le parti, sulla base della piena condivisione di un duplice interesse comune: contemperare le esigenze di continuità operativa dei porti con quelle di qualità e di rimodulazione del mondo del lavoro". Il presidente dell'Authority ha concluso poi spiegando che continuerà a profondere ogni sforzo affinché il dialogo avviato e purtroppo interrotto ieri mattina possa comunque essere riattivato nella consapevolezza della tutela degli interessi generali della comunità portuali, dei lavoratori e di tutte le attività produttive connesse al porto.

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